Azzurro Tenebra
Prefazione di Massimo Raffaeli. Con una nota di Dino Zoff e un ricordo di Darwin Pastorin.
Stoccarda, mondiali 1974: Arp, accompagnato dal giovane cronista Bibì, è inviato a narrare le gesta della Nazionale. Forte del rapporto privilegiato con il capitano Facchetti e il «Vecio» Bearzot, è uno dei pochi nella posizione di prevedere la rovinosa conclusione a cui stanno per assistere: a dispetto delle grandi aspettative, sotto gli occhi attoniti di migliaia di emigrati italiani, la Nazionale viene eliminata al primo turno.
Pagina dopo pagina, nelle chiacchiere sempre più amare tra Arp e i colleghi (tra tutti Gianni Brera), i cupi presagi sulle sorti del mondiale e dei suoi protagonisti – Valcareggi, Riva, Rivera, Mazzola, Anastasi, Chinaglia – si confondono con le sorti politiche di un paese che appare condannato, con quelle di un giornalismo in decadenza e di un calcio già ammalato nel quale il divismo sta per soppiantare la poesia.
Arpino tratteggia un romanzo a tinte fosche in cui tutto – le rivalità di spogliatoio, l’inadeguatezza dei dirigenti, il tramonto delle glorie di cui nessuno è pronto ad accettare il declino – è trasfigurato dal suo talento per le storie, in cui sotto la pioggia insistente dell’estate tedesca l’azzurro vira verso le tenebre e i luoghi si fanno sempre più spettrali: il castello del ritiro, i bar desolati dove fermarsi a bere a notte fonda, le tribune deserte dopo il fischio finale. A cinquant’anni dal tragico mondiale Azzurro tenebra – il primo romanzo sul calcio della nostra letteratura, mai eguagliato per forza e poesia – resta un libro indimenticabile, un divertente e malinconico canto d’amore per un calcio che dona più dolore che gioie e, come dice Arp, «è anche quello che non è».
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Le recensioni della stampa
Giovanni Del Bianco - Guerin Sportivo
Oltre al calcio si raccontano un Paese che stava vivendo un periodo di grandi tensioni e una irripetibile stagione di pallone e giornalismo.Leggi
Marco Ciriello - Il Mattino
Arp colse i giorni tedeschi, li smontò e rimontò, consegnando alla storia quei calciatori con un ribattezzo che andava dagli spaghetti western all'Andrea Pazienza che sarebbe venuto, e con una lingua ...Leggi
Carlo Martinelli - Quotidiano del Sud
Un gigante che osò intingere l'inchiostro della sua penna nel racconto del pallone.Leggi
Mattia Mantovani - La Provincia
Rimane il primo e maggiormente riuscito romanzo italiano sul calcio.Leggi
Alessandro Marongiu - La Nuova Sardegna
Limitare Azzurro tenebra alla sola rievocazione sportiva o alla cronaca camuffata da narrazione si farebbe un torto sia al romanzo sia allo scrittore. Perché Azzurro tenebra vale in primis come opera ...Leggi
Simone Pareti - Note Verticali
Un libro indimenticabile, un divertente e malinconico canto d’amore per un calcio che dona più dolore che gioie.Leggi
Angelo Carotenuto - Domani
Era l'Italia ridotta a un solo uomo, era l'Italia spaccata dagli ego e rinsecchita dall'età.Leggi
minima&moralia
Uno dei pochi romanzi italiani dedicati al calcio che declina il tema della delusione in chiave sportiva, raccontando la sconfitta della nazionale italiana ai mondiali del 1974 in Germania Ovest e la ...Leggi