Sei stato felice, Giovanni
Leggere l’esordio di un classico è come assistere a un fenomeno naturale. In fondo, scrisse Calvino per tutti, il primo libro è il solo che conta, e forse bisognerebbe scrivere quello e basta. Sei stato felice, Giovanni è il grande strappo che Arpino diede alla sua vita. Aveva ventitré anni e alloggiava in una pensioncina di Genova, lurida e malfamata. Ci mise venti giorni. Venti giorni per inventare una voce. E un paesaggio. Per dire addio agli amici, alla giovinezza, agli amori impossibili, alle tante allegrie e disperazioni di ogni età precaria. Per gettarsi alle spalle gli Hemingway e gli Steinbeck, Vittorini e Pavese, il cinema francese e il lungo intervallo della guerra. Il primo libro di Arpino è un libro di congedi. Una storia da ultima sbronza, in attesa dell’età adulta e del porco avvenire. L’avventura di chi portava la solitudine come un berretto e si sentiva un proiettile disperso, un reduce, anche se non ricordava più da cosa. Il suo protagonista sa che deve muoversi, cercare un lavoro. Ma intanto si ubriaca, litiga, si innamora, contrae debiti e sfortune. È pigro, crudele e prodigo. Non può che abitare un porto, averne l’odore, appartenere a un’umanità di marinai, di prostitute, di vagabondi. Un porto che si chiama Genova, con quell’aria svelta e sottile di mare, ma che potrebbe essere Buenos Aires o essere qualsiasi altro posto. Perché Sei stato felice, Giovanni è un libro che parla con parole vere, prepotenti e insostituibili.
Minimum fax è orgogliosa che sia proprio Giovanni Arpino il primo scrittore italiano a entrare nella collana dei classics.
Extra
Scarica la copertina del libro
Leggi un'anteprima del libro, scarica il PDF
Le recensioni della stampa
Francesco Merlino - Il Quotidiano del Sud
L'arrivo in libreria di Sei stato felice Giovanni palesa il talento di ArpinoLeggi
Paperblog
Che libro straordinario. Così intenso, così grondante di libertà: forte di un'età acerba che sa ancora voltare le spalle, dire addio, ricominciare da zero.Leggi
Stefano Felici - minima&moralia
Un classico irrinunciabile nel canone dei romanzi di formazione italiani.Leggi
Andrea Caterini - Il Giornale
Contrordine, lettori: i grandi romanzieri sono per piccoli editori.Leggi
Giuliano Malatesta - Studio
Un testo che ha il sapore di fine gioventù ma non ancora di età adulta, dove si respira l’aria salmastra di porto, si incontrano marinai e puttane, ci si sbronza, si parla di ribellione e si pensa a H...Leggi
Robinson - la Repubblica
Un estratto dalla posfazione di Gianni Mura a "Sei stato felice, Giovanni" di Giovanni Arpino.Leggi
Crocifisso Dentello - il Fatto Quotidiano
Un cambio di prospettiva nella ricezione dell'opera di Arpino.Leggi
Giacomo Giossi - Il Foglio
Giovanni Arpino, scrittore anarcoide e commentatore sportivo mai banale, pone così il suo romanzo in una chiave neorealista.Leggi
Evelina Guerreschi - Finzioni
Gli italiani entrano a gamba tesa nella collana Classics con il romanzo d’esordio di Giovanni Arpino.Leggi
Angelo Cennamo - Telegraph Avenue
Una storia di sbronze, un inno all’amicizia, alla libertà, alla vita, scritto di getto da un giovane autore di belle speranze che merita di essere riscoperto.Leggi
Saverio Mariani - attaccato e minuscolo
Un affastellarsi straordinario e affascinante di sensazioni, memorie, racconti, fame, solitudine e ricerca della felicità.Leggi
Gabriele Ottaviani - Convenzionali
Un mondo marginale ma impregnato di autenticità, narrato senza infingimenti, ricco di citazioni e suggestioni, in primo luogo della grande letteratura americana, ma al tempo spesso originale.Leggi
Mondo Padano
Una storia che stordisce per la sincerità con cui è scritta e arriva dritta al cuore grazie allo stile scarno ma chirurgicamente perfetto.Leggi
Antonio Esposito - Giacomo Verri Libri
Arpino realizza uno spietato ritratto della propria generazione, e mettendola a nudo ne evidenzia le qualità umane.Leggi
Cesare Lanza - La Verità
L'esordi come scrittore è portentoso. Mi permetto di consigliare a tutti di leggerlo.Leggi
Matteo B. Bianchi - Copertina
Ilaria della libreria Falso Demetrio di Genova consiglia il romanzo di Giovanni Arpino ospite del podcast di Matteo B. Bianchi: ascolta la puntata.Listen