Ritratti di Fidelman
Arthur Fidelman, pittore fallito, arriva in Italia per completare uno studio critico su Giotto. Appena giunto a Roma, però, il perfido Shimon Susskind, ebreo come lui, gli sottrae con l’inganno il sudato manoscritto; per Fidelman inizia così una lunga serie di disavventure che lo vedrà peregrinare di città in città, arrangiandosi nei modi più disparati.
Un’Italia trasfigurata – non più patria dell’arte e del Rinascimento, come immaginava Fidelman, ma terra ostile popolata da uomini e donne grotteschi – fa da sfondo al percorso esistenziale del protagonista, costretto a reinventarsi di volta in volta borseggiatore, falsario di quadri, protettore di prostitute, in una spirale che si interromperà soltanto con la sorprendente, conclusiva riscoperta di sé.
Un classico antieroe malamudiano, sospeso suo malgrado tra il sublime dell’arte e il tragico della vita.
Extra
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Le recensioni della stampa
Alessandra Stoppini - Il Recensore
Malamud è uno dei migliori rappresentanti della grande tradizione letteraria americana del Novecento insieme a Faulkner, Steinbeck e Philip Roth.Leggi
Giuseppe Ceretti - Il Sole 24 Ore.com
Da Malamud gli affscinanti ritratti di un pittore fallito.Leggi
Annabella D'Avino - Il Messaggero
Per lo scrittore quello che merita di essere narrato è, comunque, proprio la disfatta, l'inadeguatezza, la confusione.Leggi
Fulvio Tuccillo - Il Denaro
Il talento di scrittore di Malamud ci dona un'opera non solo godibilissima ma profonda, perché sospesa tra i miti dell'arte e e l'instabilità mutevolissima della vita.Leggi
Sabina Minardi - L'Espresso
Difficile respirare aria più fresca, fraseggio più limpido e naturale.Leggi
Francesco Savio - Quasi Rete
Il nuovo Malamud puublicato nella fondamentale collana minimum classics.Leggi
Marco Maugeri - Conquiste del Lavoro
Una prosa sempre controllata, arguta e breve quanto basta.Leggi