Quando eravamo prede
Prendete una distesa di boschi incontaminati che sembra il paradiso terrestre. Tracciate una linea sottile che la divida dal nostro mondo. Popolatela infine con una strana stirpe di cacciatori che si veste con le pelli delle prede e utilizza disinvolta i loro nomi: Alce, Agnello, Cagna, Toro, Ghepardo, Leone, e poi Farfalla, Zebra... Esseri umani bestiali o bestie umane? Di sicuro gli abitanti del Cerchio pretendono di vivere immersi nella natura; anzi, di essere essi stessi la natura. Ma che succede se, da un giorno all’altro, tutti gli animali del bosco scompaiono? Se i cacciatori si scoprono improvvisamente affamati, impotenti, malati? Se una scheggia impazzita di civiltà cade tra gli alberi della foresta e li porta a scoprire la religione, il linguaggio, la proprietà privata? Spinti tra le braccia di sentimenti più pericolosi dei loro fucili, come l’amore, la compassione e la paura, ecco che i cacciatori si trasformano in prede. Tra preistoria e fine della modernità, Quando eravamo prede sembra riassumere in una sola vicenda l’intera avventura umana e il nostro rapporto con la natura, come se La fattoria degli animali rivivesse ne La strada di Cormac McCarthy. Carlo D’Amicis fonde la potenza dell’allegoria e il gusto del romanzesco per raccontare il mistero della nostra eterna imperfezione.
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Le recensioni della stampa
Alessandro Gnocchi - Il Giornale
Una interessante riflessione sul rapporto tra natura e cultura.Leggi
Filippo La Porta - Domenicale - Il Sole 24 Ore
Un apologo fiabesco - scritto in una prosa di acuminata precisione, di spoglio lirismo - che diventa una metafora della nostra contemporaneità.Leggi
Michele Lauro - Panorama.it
L'autore gioca con il concetto di identità immedesimandosi completamente nella comunità dei suoi protagonisti, sì che la precisione dei dettagli e la sottigliezza introspettiva finiscono per far app...Leggi
Antonio Scerbo - Flanerì
Una narrazione allegorica dell'eterno conflitto tra l'uomo e la sua natura.Leggi
Goffredo Fofi - Internazionale
Questo romanzo è l'opera migliore di un cinquantenne appartato e saggio, che sembra voler ragionare sul destino dell'uomo alla luce di una sfiducia extrastorica ed extrascientifica.Leggi
Antonio Prete - L'Immaginazione
Racconto dell'origine e racconto della fine non aboliscono il legame con l'orizzonte, con la sua umana raffigurazione.Leggi
Ermanno Paccagnini - La Lettura - Corriere della Sera
Carlo D'Amicis costruisce un apologo dagli echi biblici.Leggi
Elena Stancanelli - D - La Repubblica delle Donne
Con una lingua bella, rotonda, ricca, Carlo D'Amicis ha scritto un romanzo affascinante, e avvincente.Leggi
Marcello Benfante - Lo Straniero
Testamentario e apocalittico, all'incrocio tra preistoria e postmodernità.Leggi
Internazionale
Un romanzo che racconta il fascino e i pericoli della nostra eterna imperfezione.Leggi
Carlo Mazza Galanti - IL - Il Sole 24 Ore
Carlo D'Amicis torna in libreria con quello che forse è il suo romanzo più originale.Leggi
Giulio D'Antona - Linkiesta
Carlo DAmicis ha scritto un libro di una potenza straordinaria, fenomenale, brutale, assassina.Leggi
Roberto Barbolini - Il Giorno
Un apologo quasi biblico sorretto da una voce autoriale sicura in un'acuta e appassionante profezia sul presente degna d'un film di Lynch.Leggi
Il Secolo D'Italia
Dallo stato di natura alla società: un percorso che affascina da sempre filosofia e letteratura. E che troviamo anche nel libro di Carlo D'Amicis.Leggi
Enzo Mansueto - Corriere del Mezzogiorno
La scrittura di D'Amicis è precisa, piana, mai banale. Un'essenzialità visionaria e tribale, da racconto intorno al fuoco.Leggi
La Balena Bianca
Non aspettatevi risposte da Quando eravamo prede, aspettatevi un romanzo potente, ben calibrato, intelligente. E, al giorno doggi, non sono cose da poco.Leggi
Puglia Libre
Una favola noir in cui permane il desiderio di indagare la contemporaneità e le dinamiche sociali che caratterizzano l'opera di D'Amicis.Leggi
Rossella Montemurro - Ilmiotg
«Penso che la scrittura sia unesperienza. Ogni romanzo richiede una sua voce, e il compito del vero scrittore è trovarla, mettendo la propria visione del mondo e il proprio linguaggio al servizio del...Leggi
La Gazzetta del Mezzogiorno
Il libro che riassume in una sola storia l'intera avventura umana e il nostro rapporto con la natura.Leggi
Mariangela Sapere - Scene Contemporanee
Ci sono scrittori che raccontano storie, altri che inventano mondi. Carlo DAmicis, con Quando eravamo prede, si inserisce nella seconda categoria.Leggi
Giuditta Casale - Tempo Per Me Libri
Una lingua senza orpelli, chirurgica, cristallina, ma sempre ricchissima e profonda, che ha perso l'ironia dei precedenti romanzi e ha bandito qualsiasi afflato di immedesimazione.Leggi
Mario Massimo - Succede Oggi
La forza del libro, la sua vincente scommessa è nella qualità della scrittura.Leggi
Roberto Barbolini - La Nazione
Carlo D'Amicis ci trasporta fra gli arcani d'un mondo arcaico e futuribile.Leggi
Valtiberina Informa
Carlo D'Amicis a Sansepolcro con l'incontro Il romanzo e il racconto della letteratura (alla radio).Leggi