La guerra dei cafoni
Selezione Premio Strega 2008
Da questo romanzo il film prodotto da minimum fax media e diretto da Lorenzo Conte e Davide Barletti, presentato ai festival di Roma, Rotterdam, Copenhagen, Pechino, Bari, Monaco di Baviera, Buenos Aires, Open Roads, di New York e Monaco di Baviera e in attesa dei festival di Annecy, Tolosa, Amsterdam, Canton, Mosca e Siviglia
Estate 1975. In un villaggio della costa salentina si rinnova la guerra che oppone i ragazzini benestanti ai figli dei pescatori, dei pastori, dei contadini: i cosiddetti cafoni. A dichiarare e alimentare questo conflitto è il quattordicenne capo dei signori, che fa Angelo di nome, ma che nel soprannome porta il segno del campione e della perfidia: Francisco Marinho (rapinoso calciatore brasiliano dell’epoca), altrimenti detto il Maligno. Ossessionato dall’odio per i cafoni, Francisco Marinho combatte in nome dell'ordine sociale, della divisione di classe, della continuità storica. Ma quando, per un tragicomico equivoco, nella sua visione del mondo subentra una punta di compassione – o forse di affetto, o forse di amore – verso una giovane cafona, la separazione tra il bene e il male comincia a offuscarsi. Intorno a lui, i sintomi di una stagione nuova: dove il prestigio o la disgrazia dell'essere cede il passo all'arroganza dell'avere. La guerra dei cafoni non sarà più scontro tra i ranghi che ribadiscono lapropria natura, ma lotta di conquista, arrampicamento, disordine collettivo e interiore. Metafora, attraverso un microcosmo di ragazzini indemoniati, del cambiamento collettivo che inquegli anni trasfigurò il nostro paese, il nuovo libro di Carlo D’Amicis è poema cavalleresco e satira sociale, romanzo di formazione e divertissement pulp, tragedia dell'antica borghesia e commedia dell'Italia moderna.
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Le recensioni della stampa
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26 ottobre 2008 - Liberazione
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Filippo La Porta - XL - La Repubblica
LeggiFilippo La Porta - XL - La Repubblica
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Mario Desiati - La Repubblica - Ed.Bari
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