Il fratello buono
Virgil Caudill è un uomo tranquillo. Vive nel cuore del Kentucky, e non ha mai lasciato i boschi e le montagne dove è cresciuto e la comunità nella quale si riconosce. Le sue giornate scorrono tutte uguali, tra il lavoro e le chiacchiere da bar, ma Virgil ha un punto debole: il fratello Boyd, la testa calda della famiglia, che ha un autentico talento nell’inimicarsi il prossimo e andare a caccia di guai.
Quando Boyd viene ammazzato, Virgil si trova davanti a una decisione impossibile. Tutti sanno chi è il colpevole, e tutti sono certi di quello che accadrà. Negli Appalachi, il sangue si lava con il sangue, e per Virgil esistono solo due alternative: la vendetta o la fuga. Qualunque decisione prenderà, nulla per lui sarà più come prima.
Ambientato tra i luoghi che Offutt aveva già descritto nella sua prima raccolta, Nelle terre di nessuno, e un Montana non meno selvaggio e affascinante, Il fratello buono è una riflessione intensa e dolorosa sul retaggio di violenza che l’America non ha mai potuto o voluto scrollarsi di dosso. La storia di Virgil, del suo pellegrinaggio nel cuore sanguinante di un paese alla vana ricerca di quella pace che gli è stata strappata, è insieme brutale e tenera, malinconica e rivelatrice.
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Le recensioni della stampa
Serena Aimasso - La via libera
Questo libro è del 1997, ma l’attualità dei problemi che narra è impressionante: potrebbe parlare di una qualunque periferia occidentale del 2020.Leggi
Gianni Montieri - Doppiozero
Mostra il lato oscuro di una nazione che ha molti conti da fare con se stessa, una nazione che appare smarrita e senza valori.Leggi
Marco Petrelli - Alias - il manifesto
In questo romanzo tenta una summa antropologica dell'America nel nome della violenza, inseparabile dalla mitologia nazionale.Leggi
Simona Maggiorelli - Left
È un viaggio nell'America profonda, carico di struggente malinconia e di amore.Leggi
Angelo Cennamo - Telegraph Avenue
Il Montana di Offutt è perfino più sperduto del Colorado di Haruf: se di tanto in tanto non comparisse un pick-up, penseresti che tutto stia accadendo nei primi anni del secolo scorso.Leggi
Giacomo Raccis - La Balena Bianca
Offutt arriva a toccare il nucleo più puro e scoperto della vita, un nodo profondo e oscuro che non siamo abituati a riconoscere e che può spaventare.Leggi
Alice Pisu - minima&moralia
La prosa esatta rivela accenti poetici e slanci descrittivi che rendono rarefatti i confini tra fisico e metafisico.Leggi
Cristina Taglietti - La Lettura - Corriere della Sera
Si legge Offutt anche per capire quell'America, quella lontana dalle grandi città, quella immersa nel fango e nell'oblio delle colline.Leggi
Chris Offutt - La Lettura - Corriere della Sera
Pavese in Kentucky: Chris Offutt racconta l'autore che ha influenzato di più il suo immaginario e il suo approccio alla scrittura.Leggi
Enrico Zarpellon - la Voce dei Berici
La vicenda incalzante è raccontata con asciuttezza, coinvolge il lettore e mostra il fascino respingente dell'America dell'odio (armato) a buon mercato.Leggi
Marco Rossari - Tuttolibri - La Stampa
Non è un discorso letterario, Offutt è bravo, è che molti lettori italiani piace quest'America desolata, sentenziosa, sola e povera, in fondo consolatoria.Leggi
Newsletter La Lettura - Corriere della Sera
L'incipit in anteprima del nuovo romanzo di Chris Offutt.Leggi
Corrado Ravaioli - Sugarpulp
Un libro sui conflitti morali e la necessità prendere delle decisioni assumendosi l’onere delle conseguenze. Una storia che riflette sulla violenza congenita nella natura umana.Leggi