Gravesend
Sono trascorsi sedici anni da quando «Ray Boy» Calabrese è stato condannato per l’omicidio di un ragazzo, e adesso è arrivato il momento di uscire di prigione e tornare a Gravesend, il quartiere di Brooklyn nel quale è cresciuto e di cui era il re indiscusso. Ad aspettarlo c’è il fratello della vittima, Conway D’Innocenzio, che non si è mai ripreso dalla tragedia e sa di doversi vendicare se vuole salvare la propria reputazione e, forse, ricominciare a vivere. Ma, per quanto abbia un piano perfetto per punire Ray Boy, Conway non riesce a compiere il passo definitivo, e precipita in una spirale di autocommiserazione, disprezzo di sé e scoperta di ciò che si agita nel profondo della sua anima. Nel frattempo anche Alessandra, un’attrice fallita, è tornata a Gravesend dopo la morte della madre, e trascorre le sue giornate combattuta tra il desiderio disperato di tornare a Los Angeles il prima possibile e la facilità con la quale potrebbe tornare a immergersi nella vita del suo quartiere.
Due vite simili, tormentate e combattute, e un’unica ricerca di salvezza e riscatto, che porterà le strade di Conway e di Alessandra a incontrarsi.
Gravesend è un romanzo duro e insieme profondamente passionale, nel quale le atmosfere di Brooklyn acquistano una concretezza e una forza senza pari: una storia di vendetta, disperazione e fuga che ha imposto William Boyle come una delle voci più originali e interessanti del noir americano.
Extra
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Le recensioni della stampa
Giuliano Muzio - Thriller Café
La capacità di Boyle di farci entrare nella scena che racconta è straordinaria.Leggi
Gianni Montieri - HuffPost
Un libro passionale, sul desiderio che non si compie mai, sulla fuga che non ti porta mai più in là di un paio di isolati.Leggi
Marco Petrelli - Alias - il manifesto
Uno spazio esiziale in cui trame di vite distrutte si legano indissolubilmente ai luoghi dell'infanzia, e tessono un destino minaccioso che sembra inciso come un marchio sui protagonisti.Leggi
Umberto Rossi - Blow Up
Una serie di incontri che sembrano quasi collisioni casuali di vite sbandate.Leggi
Cristina Taglietti - 7 - Corriere della Sera
Boyle è una bella scoperta. Penna acuminata, non priva di una sua aspra poesia.Leggi
Luca D'Andrea - Robinson - la Repubblica
Boyle possiede uno stile poetico che riempie di disperazione e umanità anche una semplice chiacchierata fra amiche al bar.Leggi
Federica Politi - Contorni di noir
Un viaggio negli abissi delle vite dei personaggi, cogliendo le sfumature intense che irradiano anche da quelli secondari.Leggi
Gian Paolo Serino - La Provincia
Leggendo questo romanzo ci si sente incredibilmente vicini ai personaggi, quasi una empatia naturale, un ritrovarsi delinquenti anche senza esserlo.Leggi
Alessandro Oricchio - The Book Advisor
Un romanzo diretto, asciutto, oserei dire anche avvolgente.Leggi