Storie dell'arcobaleno
Pubblicato nel 1989, Storie dell’arcobaleno rimane forse ancora oggi il libro più amato di William Vollmann, e l’opera che meglio ne sintetizza i temi di elezione, lo sguardo, il talento narrativo. Ambientate tra il Tenderloin di San Francisco e l’antica Babilonia, l’India e il Nuovo Mondo, le tredici storie di questa raccolta mettono in scena ogni possibile colore dell’anima e offrono una sfilata di personaggi segnati dall’eccesso e dalla marginalità, dalla crudeltà e dalla tenerezza. Che si tratti degli skinhead neonazisti con i quali Vollmann ha convissuto per mesi, raccogliendone la testimonianza e chiedendo loro l’autorizzazione a pubblicarla, o delle prostitute che popolano i quartieri più degradati di una grande metropoli, di un serial killer mosso da un’incontrollata smania di purezza o del crudele imperatore Nabucodonosor, i personaggi di questo libro leggendario occupano la scena con l’autorevolezza della verità, sorretti da una lingua immaginifica ed esatta, che non conosce pudori o censure, esaltata da una traduzione interamente rivista per questa nuova edizione italiana.
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Le recensioni della stampa
La Bottega di Hamlin
I personaggi di questo libro leggendario occupano la scena con l’autorevolezza della verità, sorretti da una lingua immaginifica ed esatta, che non conosce pudori o censure, esaltata da una traduzion...Leggi
Liborio Conca - Tuttolibri - La Stampa
Porto il peso di una colpa che non mi perdono e vado in cerca dei disperati come me. Intervista a William T. Vollmann.Leggi
Fabrizia Gagliardi - Cattedrale Magazine
Nelle opere di Vollmann tutta l’ironia, l’autoreferenzialità, l’accentramento pop e inconsapevolmente cieco del sentire americano, si annullano progressivamente con un processo d’ingenua scoperta simi...Leggi
Gian Paolo Serino - Il Giornale
È questa la grandezza di Vollmann: far diventare sangue e inchiostro il buio della luce della vita.Leggi