Come un'onda che sale e che scende
Pensieri su violenza, libertà e misure d'emergenza
«La storia del mondo è la storia della violenza». Partendo da questo assunto di base, Vollmann si è posto l’obiettivo di «elaborare un sistema di calcolo morale [...] che chiarisse quando è accettabile uccidere, quante persone si possono uccidere e così via».
Elaborato nel corso di vent’anni, Come un’onda che sale e che scende si basa da un lato su un colossale lavoro sulle fonti (filosofia, teologia, biografie di tiranni, signori della guerra, criminali, attivisti e pacifisti), dall’altro su una serie di esperienze dirette, spesso estreme, che hanno portato l’autore nel cuore dei conflitti di fine Novecento e nelle zone più degradate delle grandi metropoli. Scorrono nelle pagine figure storiche – Platone, Montezuma, Cicerone, Robespierre, Lenin, Leonida, Hitler, san Tommaso, Gandhi, Giulio Cesare – e persone comuni che della violenza hanno fatto un metodo, di difesa o di offesa: i grandi della storia e gli individui più anonimi abbracciati con la stessa equanimità, priva di ogni morale preconfezionata ma sorretta da un’etica profonda e partecipe.
Torna in una nuova edizione il capolavoro di Vollmann, trasformatosi negli anni in oggetto di culto e di ricerca per collezionisti: un saggio-mondo nel quale erudizione, indagine storica ed esperienza personale convergono creando una riflessione senza precedenti sulla natura umana e sulla sua perenne sospensione tra bene e male, sopraffazione e autodifesa, guerra e pace.
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Le recensioni della stampa
Dante Impieri - minima&moralia
Ci ho provato, dice Vollmann. Sono entrato nel labirinto, ci ho passato vent’anni, ho disegnato una mappa molto minuziosa. La soluzione è molto semplice: non c’è soluzione. Cerchiamo solo di non farci...Leggi
Raffaella De Santis - La Repubblica
«La libertà totale di parola è un'illusione come la stessa democrazia perfetta» - Intervista a William T.Vollmann.Leggi
Eleonora Barbieri - Il Giornale
Intervista a William T. Vollmann: «Quando discutiamo sulla violenza ci sono due principi importanti: la proporzionalità e la discriminazione».Leggi
Marco Bruna - La Lettura - Corriere della Sera
Intervista a William T. Vollmann: «Se la natura umana può essere cambiata, è teoricamente possibile estirpare la violenza. Ma sono molto scettico: ovunque sia stato, dall'Afghanistan alle altre region...Leggi
Franco Ricciardiello - Pulp Libri
Come un’onda che sale e che scende lascia in bocca un gusto amaro, l’impossibilità di cancellare il male dal mondo, e al tempo stesso rifugge l’idea di torto come un concetto in bianco e nero.Leggi
Benedetto Colli - Il Resto del Carlino
Intervista a William T. Vollmann: «Anche se non credo che l'umanità sopravviverà a lungo, questo non ci dà il diritto di arrenderci. Dubito che potremo vincere. Ma non per questo dobbiamo smettere di ...Leggi
Gabriele Ottaviani - Convenzionali
Un monumentale zibaldone che raccoglie riflessioni importantissime e decisive, dal peso specifico del piombo fuso.Leggi
Giacomo Giossi - Il Foglio
Leggere Come un'onda che sale e che scende significa attraversare l'intera opera di Vollmann intesa come sguardo sul mondo.Leggi
Davide Brullo - Il Giornale
Per cercare il romanzo totale, totalizzante, bisogna andare in altri mondi e leggersi William T.Leggi
Vollmann.
Fabio Donalisio - Blow Up
Riflessione, saggio comparativo, reportage, invettiva, schema, aneddoto, prosa filosofica che frastorna certo ma insieme avvince e in cui, mirabilmente, non si perde mai il filo del discorso.Leggi
Alberto Paolo Palumbo - Flanerì
Flanerì inserisce il tour italiano di Vollmann tra gli eventi rilevanti degli ultimi mesi.Leggi
Michele Lupo - Sololibri.net
Quanto lo scrittore americano sia vicino all’essenza tragica delle cose, quanto la sua scrittura – densa, scintillante, mai pleonastica - sappia avvicinare il lettore agli snodi nevralgici dell’esperi...Leggi
Michele Monina - Tag 43
Fastidioso come un taglio fatto maneggiando incautamente un foglio di carta e affascinante come passare le dita su una cicatrice che ci ricorda un incidente dal quale siamo usciti miracolosamente vivi...Leggi
Giuseppe Carrara - La Balena Bianca
Intervista a William T. Vollmann «Mi sembra che la cosa migliore da fare sia aprire la mia mente, aprire il mio cuore, ammettere il fallimento e al tempo stesso cercare di sottolineare i miei occasion...Leggi
Gian Paolo Serino - La Provincia di Lecco
Non un saggio sui confini estremi del mistero della vita, malavita: che pulsa in ogni pagina, in ogni frase, in ogni parola.Leggi
Leonardo Merlini - Tiscali.it
Un libro complesso come il suo autore, che prova, partendo dall'idea di contrappasso dantesco, a valutare razionalmente una cosa che per sua natura appare profondamente irrazionale come la violenza.Leggi
Andrea Guglielmino - Cinecittà News
William T. Vollmann, una tra le più geniali e influenti voci della scena letteraria americana a Venezia 79 all’Italian PavilionLeggi
Giovanni Chianelli - Il Mattino
Durante il suo incontro al FLiP si rivela molto generoso con i suoi tanti lettori.Leggi
Angelo Cennamo - Telegraph Avenue
Va letto perché è un libro di Vollmann e Vollmann è tra i pochi geni della parola scritta rimasti in circolazione dopo la scomparsa di Bolaño.Leggi
Torino Cronacaqui
I grandi della storia e gli individui più anonimi abbracciati con la stessa equanimità, priva di ogni morale preconfezionata ma sorretta da un'etica profonda e partecipe.Leggi