Ore disperate
L'ultimo processo di Harper Lee
Negli anni Settanta, in un Alabama ancora attraversato dalle tensioni razziali, il reverendo afroamericano Willie Maxwell viene accusato di aver ucciso cinque membri della sua famiglia per incassare i soldi di altrettante polizze assicurative. Più volte processato, viene sempre assolto grazie all’astuzia del suo avvocato, un liberal e campione dei diritti civili. Finché, al funerale della sua ennesima vittima, uno dei parenti lo uccide con un colpo di pistola davanti a una folla di testimoni. A difendere l’assassino in tribunale sarà lo stesso avvocato che aveva fatto assolvere il reverendo.
Una vicenda così clamorosa e controversa da richiamare l'interesse di Harper Lee, che torna nel suo stato natio con l'idea di scrivere la propria personalissima versione di A sangue freddo, il capolavoro dell’amico fraterno Truman Capote al quale aveva contribuito non poco, diciassette anni prima.
Casey Cep ricostruisce l’intera vicenda, dalla sequenza di omicidi al processo, attraverso un lavoro di ricerca da grande reporter e, al tempo stesso, offre un ritratto profondo e commovente di una tra le scrittrici americane più lette e amate del Novecento e della sua lotta con il successo e i misteri della propria creatività, destinata a esaurirsi nella perfezione assoluta di un unico, grandissimo romanzo: Il buio oltre la siepe.
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Le recensioni della stampa
Antonio D'Orrico - La Lettura - Corriere della Sera
La storia di come non fu scritto "II Reverendo" la racconta superbamente, metempsicoticamente, Casey Cep.Leggi
Marco Dalla Torre - Pagina Tre
La prosa di Casey Cep rivela una notevole sicurezza e felicità stilistica, oltre a una grande abilità nel mettere insieme fonti ufficiali, documenti, interviste e articoli.Leggi
Marco Dalla Torre - Studi Cattolici
La prosa di Casey Cep rivela una notevole sicurezza e felicità stilistica, oltre a una grande abilità nel mettere insieme fonti ufficiali, documenti, interviste e articoli.Leggi
Marco Petrelli - Alias - il manifesto
Si posiziona sul confine tra il true crime e la biografia permettendo al romanzo, grazie a un montaggio esperto e avvincente, di prendere il meglio da entrambe le tradizioni.Leggi
Matteo Moca - Blow Up
Restituisce un quadro complesso e affascinante di ciò che è stata l'opera di Lee e della politica americana degli anni Settanta.Leggi
Maria Grazia Ligato - Io Donna
Il racconto di una Alabama "nera" e il mistero della creatività della Lee che ha scritto un unico grandissimo romanzo.Leggi
il Quotidiano del Sud
È una terra ancora attraversata dalle tensioni razziali quella che racconta Casey Cep in Ore disperate.Leggi
Diego De Silva - Tuttolibri - La Stampa
Una ricostruzione del periodo in cui Lee diventava una scrittrice, la maturità con cui arrivava a quei fatti e l'incrocio del suo destino di bestsellerista con quello della piccola comunità.Leggi
Alice Pisu - minima&moralia
Con una prosa che rivela un’inedita vivacità e un preciso intreccio di piani temporali, traccia coordinate di lettura fondamentali per interpretare una delle voci letterarie di maggior rilievo.Leggi
Tiziana Lo Porto - il Venerdì di Repubblica
A intrecciare magistralmente le storie del reverendo e della scrittrice e ad alzare l'asticella della narrativa non-fiction, arriva l'impeccabile libro della giornalista del New Yorker.Leggi
Angelo Cennamo - Telegraph Avenue
Una storia vera, verissima, raccontata come se fosse un romanzo. Leggeteo, ne vale la pena.Leggi
Mario Capello - HuffPost
Nel raccontare una serie di crimini, probabilmente omicidi, impuniti, Ore disperate ci racconta l’Alabama e il sud degli Stati Uniti in una maniera straordinaria.Leggi