Addio, Monti
Finalista Premio Augusta
Un escort che è anche ghost writer. Un immobiliarista che sfrutta il mito di Pasolini per gonfiare le quotazioni delle periferie romane. Un importante economista condannato a fare sempre e solo marchette. E poi ereditiere dell’Olgiata, signore di Cortina d’Ampezzo, conduttori televisivi che crollano e risorgono. Sono questi i protagonisti di un romanzo che, avendo come crocevia il rione Monti di Roma (un tempo covo di prostitute e di briganti, oggi zona in della città), racconta le vicende di un gruppo di radical chic al tempo della crisi. Tra attacchi di panico, sedute di pilates, finti loft, spritz, amori non corrisposti, e molte ansie da salto sociale. Un viaggio nell’Italia che siamo diventati, dove la vecchia arte di arrangiarsi si nasconde tra i festival letterari e lo slow food, e la patina del buon gusto dissimula a malapena gli appetiti di chi il potere lo gestisce e dei tanti che lo sognano. Una satira dei nostri tempi firmata da un esordiente il cui talento è grande quanto il coraggio di raccontare un mondo in cui tutti siamo immersi fino al collo.
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Le recensioni della stampa
Stefano Biolchini - Domenicale - Il Sole 24 Ore
I protagonisti di Addio, Monti si muovono nell'horror vacui romano - che tutto soppesa e valuta al centesimo - come piranha in un acquario dalle dimensioni fin troppo modeste.Leggi
Stefania Parmeggiani - La Repubblica
Non una commedia, ma una tragedia girata in farsa da un narratore che infonde alla sua scrittura il respiro dei luoghi che descrive e dei personaggi a cui dà vita: decisamente radical chic.Leggi
Matteo Nucci - Il Venerdì - La Repubblica
Chiunque vorrà cadere nei funambolismi arbasiniani del libro, scoprirà il nulla in cui Roma si sta trasformando.Leggi
Francesco Giordani - Rockerilla
Il libro, più che godibile, ravviva l'azzardo arbasiniano del romanzo-conversazione, intessendo una trama corale a protagonista variabile, fatta di chiacchere e fatue maldicenze, che l'autore orchestr...Leggi
Caterina Grignani - RSera - La Repubblica
Un bestiario sociologico del radicalchicchismo odierno. Tutto avviene in poche ore, la narrazione lascia spazio a una lingua realistica, la vera protagonista del libro.Leggi
Irene Bignardi - Vanity Fair
Un debutto maturo, di uno scrittore attento al rumore bianco della meglio società, ai suoi riti, ai suoi ritmi.Leggi
Annalena Benini - Style Magazine - Corriere della Sera
Nel romanzo c'è la descrizione precisa, spietata e convincente degli anticafonal (e quindi cafonal nel profondo).Leggi
Michele Masneri - Panorama
L'autore del libro su vezzi e curiosi tic della capitale spiega che cosa l'ha ispirato.Leggi
Filippo La Porta - Il Messaggero
Lo stile rievoca quello arbasiniano: alla chiacchera infinita si replica omeopaticamente con la chiacchera infinita.Leggi
Valerio Mattioli - Vice
Nel libro di Masneri lo scopo è portare a galla le bassezze di un demi-monde che evidentemente conosce bene, più che raccontare il Pigneto "così comè".Leggi
Marianna Rizzini - Il Foglio
Un quartiere e la sua Comédie humaine visti con gli occhi di un ghost-writer-gigolò, feroce osservatore di se stesso e dell'acquario di grandi ambizioni frustrate tra l'aperitivo culturale, la terrazz...Leggi
Alberto Pellegrini - Giornale di Brescia
Una satira avvincente del mondo di chi gestisce il potere e di chi lo sogna.Leggi
Carlo Mazza Galanti - pagina99
Quella raccontata da Masneri è una realtà grottesca e caricaturale.Leggi
Camillo Langone - Il Giornale
Michele Masneri svela la piccolezza degli intellettualoidi della sinistra del kamut.Leggi
Maria Teresa Camarda - Sì24.it
Un libro coraggioso, che non ha paura di dire agli italiani che sono, per la maggior parte, un popolo fatto di stereotipi e cliché.Leggi
Il Mattino
Un romanzo che guarda in faccia all'Italia radical chic e che, alla fine, rende tutti più intelligenti.Leggi
Andrea Coccia - Linkiesta
Addio, Monti è un libro parecchio riuscito, perché riesce a dare attraverso una forma la stessa sensazione che il lettore prova attraverso il suo contenuto, quella miseria umana e intellettuale che em...Leggi
Antonella Rossi - Lettera 43
Non lasciatevi ingannare dal titolo, questo libro è un viaggio (satirico) nellItalia di oggi.Leggi
Sara Pompili - Gli Amanti dei Libri
Masneri ci presenta uomini e donne che pongono al centro della loro vita la falsità delle relazioni e lincapacità di essere veramente se stessi che porta a una perenne infelicità.Leggi
La Bottega di Hamlin
Laddio ai luoghi natii della Lucia manzoniana è oggi il feulleton di un playboy superdotato lasciato in bagno assieme a delle candele Diptyque bruciacchiate.Leggi
Rossella Montemurro - Ilmiotg
«Il mio libro non ha intenti moralistici, il mio unico obiettivo è raccontare delle storie con una lingua e delle immagini il più possibile precise e credibili.» Intervista a Michele MasneriLeggi
Rivista Studio
La redazione festeggia l'uscita di Addio, Monti con una rassegna dei suoi migliori articoli apparsi su Studio.Leggi
Cosebelle
Raccontando il Rione Monti Masneri racconta i vizi, le debolezze e il vuoto della modernità.Leggi
Paperblog
«Siamo qui da oltre mezzora in questa Sma pregiatissima di via dellAmba Aradam con le famigliole che si affollano per lo spesone domenicale, e forse non è stata una grande idea venirci proprio di do...Leggi
Roberta Cardinali - Parolibero
Una piccola Grande Bellezza che non ha casa a Piazza Navona, ma «ai Serpenti» o «al Boschetto».Leggi
Camillo Langone - Il Foglio.it
Sia lodato Addio, Monti, lesordio di Michele Masneri che mi ha fatto sentire ancora più intelligente di come mi sento di solito.Leggi
Simone Luciani - Contrappunti
Michele Masneri tratteggia la galleria di mostri con amaro sarcasmo.Leggi
Gianni Montieri - Poetarum Silva - the meltin' po(e)t_s
È una storia, invece, sui nostri giorni, sul nostro piccolo mondo che naviga tra falsità e vacuità, tra il voler essere e il non riuscirci, sul continuo farsi passare per qualcun altro, qualcosa che n...Leggi
Simone Zeni - Pizza Digitale
Michele Masneri propone così come suo esordio narrativo unopera ben scritta e talvolta irritante.Leggi