Acchiappafantasmi
Acchiappafantasmi è un libro per chi pensa che letteratura e vita siano due parole per indicare la stessa cosa. Anzi. Soprattutto per chi pensa che la vita sia una delle più riuscite invenzioni della letteratura.
Tra tuffi teatrali e reportage narrativi, ritratti linguistici e ossessioni cinematografiche, Giordano Meacci riscrive gli anni della sua vita etimologica di lettore trasformandoli in un vero e proprio «Canzoniere in prosa». Divertendosi a giocare con le forme differenti che li prevedono: tutti questi frammenti (legati tra loro da una sintassi che gli conferisce comunque una vita nuova) vogliono essere, anche, una lettera d’amore alla passione che regala la vita quando si presenta e rivela il suo vero nome. E così Giordano Bruno e Bob Dylan, Ettore Scola e Caterina da Siena, Omero e Rosa Balistreri convivono, tra le pagine, insieme con l’epopea dei Senzacarta e i blues che ci proteggono dalla paura agl’incroci quando c’è il rischio di incontrare il diavolo.
Perché la vita, per chi acchiappafantasmi, è scritta anche dall’incanto della musica, dalla magia lunare delle immagini in movimento, dalla sospensione ipnotica del teatro. E la letteratura – per quello che poi vorrà dire – è la forma che si dà alla lingua per fermare i fantasmi che ci hanno attraversato e ci attraversano; aiutandoli a restare: e ad accompagnarci. Ma solo se vinti dall’azzardo di Bellezza che li tiene con noi.
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Le recensioni della stampa
Bruno Luverà - Billy - TG1
Una mappa imprevedibile di scoperte letterarie, artistiche e musicali.Leggi
Alessandro Beretta - La Lettura- Corriere della Sera
La complessità anche giocosa è divertita del "canzoniere in prosa" di Meacci dove le rime, ideali, si fanno tra le figure evocate, quei "fantasmi" da acchiappare del titolo protagonisti di una autobio...Leggi
Elena Stancanelli - TuttoLibri - La Stampa
Quando sai vivere solo per iscritto sistemi su un foglio anche le luccioleLeggi
Luigi Sposato - Mangialibri
Questo libro ci descrive come l’intertestualità - ossia l’insieme dei rapporti che ogni testo ha con tutti gli altri testi che lo hanno preceduto - si incarna nella vita e alimenta l’arte: perché ciò ...Leggi
Federico Milone - Treccani
C’è un’architettura ben definita – benché l’aspetto sia più simile a quello di una fantasia di Gaudì che al rigore di un palazzo razionalista –, e c’è una struttura che imbriglia le forze centrifughe.Leggi
Gianni Montieri - Minima&Moralia
L'amicizia che viene fuori leggendo Meacci è un sentimento di vicinanza che nasce dal modo in cui usa il linguaggio, con cui compone e scompone le parole, riutilizza gli accenti. L’amicizia è un fatto...Leggi
Tamara Baris - La città dei lettori
Dai fantasmi non si scappa, e non ho nessuna voglia di farlo, apro WhatsApp e scrivo a un amico: – Hai letto Acchiappafantasmi, di Meacci? Se no, fallo.Leggi
Classifica di qualità - L'indiscreto
L'anomalia felice di «Acchiappafantasmi» di Giordano Meacci guida la sezione Saggistica della Classifica di qualità di L'Indiscreto di maggioLeggi
Graziano Graziani - Fahrenheit - Rai Radio 3
La letteratura in fondo è un tentativo di dialogo con l'invisibileLeggi
Matteo Moca - Il foglio
Ciò che tiene insieme questo materiale irregolare è proprio lo stile di Meacci, che si condensa in una voce particolare e unica, in grado di fare da collante, ma anche di ergersi ad autonomo luogo cri...Leggi
Alberto Paolo Palumbo - MagmaMagazine
Meacci raccoglie vite, pensieri e parole per raccontare se stesso, la sua arte e quella degli altri.Leggi
Giuseppe Carrara - Il Libraio
Acchiappafantasmi, allora, è forse due libri insieme: il libro del vuoto, dell’assenza, e il libro dell’abbondanza, dell’affollamento, del sogno.Leggi
Salvatore Massimo Fazio - Sicily Mag
Per chi crede che la letteratura e la vita siano la medesima cosa.Leggi