Making A Scene

Titolo originale: Fare scene
Book published: February 2013
Book pages: 178
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With this autobiographical novel in two acts plus an intermission (the way theaters have shown films in Italy for decades), Domenico Starnone, a successful novelist and screenwriter, declares both his lifelong love for cinema, and his uneasiness about the business side of it. The first act, set in Naples in the ’50s, is a passionate, lively, but utterly unsentimental recollection of a childhood steeped in fascination for moving pictures: from the afternoons spent in smoky, rambunctious local film theatres, to the cranky projector and old-fashioned camera the narrator’s eccentric working-class father bought to entertain the family and pursue some artistic ambitions of his own. The second act is a hilarious satire on contemporary film-making: the narrator, now a fairly established screenwriter in his middle age, falls in love with a struggling director’s project about the difficult life of factory workers, and the two have to fight or cajole agents, producers, script editors (and each other) before seeing their idea turned into a successful (but finally bad!) movie.
Nostalgia and irony are two powerful ingredients to this immensely enjoyable story, which, at a deeper level, is also a serious reflection on the way we visually represent ourselves and one’s ideas.

Press reviews

Lucia Nunzi - Artwave

È una storia chiaramente autobiografica che si risolve in un romanzo agile e appassionante.
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Stefano Donno - Il Recensore

Un libro meraviglioso e splendido.
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Susan Harris - Words Without Borders

An interview with Domenico Starnone.
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Mimmo Mastrangelo - Leggere Tutti

Il piacere di Starnone di srotolare la pellicola dei sui primi amori filmici
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Francesco Pettinari - L'indice dei libri

I film, la televisione, prima d'essere immagini erano scrittura
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Grandain

Domenico Starnone e il suo Fare scene a "Scrittorincittà".
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Francesco Improta - Corriere Nazionale

L'atmosfera magica, onirica che si respirava in quegli anni nelle sale cinematografiche affollate e fumose
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Pasquale Bottone - Libri & Suoni

Lettura di grande raffinatezza ed efficacia.
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Enrica Brocardo - Vanity Fair

Domenco Starnone a Mantova.
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Enzo Rammairone - Rockerilla

Una riflessione sincera sulla contemporaneità, sull'importanza e la forza dell'arte e di rappresentare la realtà
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La Nazione

Il resoconto della malattia dell’amore per il cinema.
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Andrea Di Gennaro - La Provincia

Divertentissimo.
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Silvia Di Paola - La Sicilia

L'allucinazione del cinema. La sola che può rimandarci la realtà più vera del vero.
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Gabriele Ametrano - Corriere fiorentino

L'influenza del cinema sulla nostra vita.
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Goffredo Fofi - L'Unità

Le "confessioni" di Starnone.
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Stefano Ciavatta - Il Riformista

Il racconto di un apprendistato cinematografico.
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Andrea Velardi - Il Messaggero

Una successione incantevole di immagini e di evocazioni in cui non si respira mai, fortunatamente, una svagata e sommaria nostalgia del ricordo.
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Giovanni Dozzini - Europa

Fare scene è un libro che si legge tutto d'un fiato, breve e leggero, ma molto di più di un divertissement.
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Valeria Parrella - Grazia

Il libro dell'uomo che ha incrociato con successo ed eleganza tanto il mondo della letteratura quanto quello del cinema.
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Fabrizio Ottaviani - Il Giornale

In Fare scene c'è tutto il mestiere, e probabilmente anche le convinzioni sull'esistenza, di Domenico Starnone.
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Paola Baratto - Giornale di Brescia

È una riflessione sul concetto stesso dell'arte, non solo sul cinema.
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Sergio Rotino - L'Informazione

Biografia? Confessione? Di più. Un atto di devozione che non ammette repliche.
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Lo Straniero

Scrittore di primo piano nella scena italiana, Domenico Starnone racconta un sé che scopre nel cinema un modo di compitare la vita, di apprendere a guardare e narrare
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Giulia Mozzato - Wuz

Uno spaccato obiettivo che ci mostra l'altra faccia del successo e ci svela cosa significhi davvero "fare scene" nell'Italia di oggi.
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Mario Sesti - Film Tv

Un libro molto bello che riscatta la cinefilia, divenuta ormai da troppo tempo una tifoseria per sfigati indignati.
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Oscar Iarussi - La Gazzetta del Mezzogiorno

Nel libro di Starnone si ritrova la magia del cinema.
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Marinella Doriguzzi Bozzo - Giudizio Universale

Starnone ha un suo particolarissimo dono di scrittura, fatto di sapienza tecnica, chiarezza e capacità di riflessione.
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Monica Florio - L'Avanti!

Sedotti dal cinema.
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Irene Bignardi - Vanity Fair

Una lettura divertente.
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Emiliano Morreale - Il Sole 24 Ore

Starnone sceglie di seguire il filo del cinema come metafora della fuga da un mondo in cui si sta a disagio ma anche come infinita possibilità di eterna reinvenzione.
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La Repubblica - Ed. Napoli

Fare scene nella top five.
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Stefano Gallerani - Alias - Il manifesto

Fare scene è insieme una confessione dell'amore per il cinema, e una narrazione della difficoltà di scendere a patti con la realtà.
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Francesco Durante - Corriere del Mezzogiorno

Quando al Vomero era bello sognare di diventare «finto».
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Chiara Valerio - L'Unità

Con una lingua ironica, esatta, divertita e sopravvissuta Starnone racconta una favola borghese e fortunata.
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Antonio Prudenzano - Affari Italiani

Intervista a Domenico Starnone.
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Walter Siti - La Stampa

Quel che fa la bellezza di questo romanzo è la sprezzatura stilistica di chi, con la serenità della vecchiaia, è capace di usare la propria autobiografia, senza pose e senza smargiassate, come signifi...
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Enzo Verrengia - Conquiste del Lavoro

I ricordi non bastano.
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Sandro Veronesi - La Repubblica

Starnone è da anni uno dei migliori scrittori che ci siano in giro e come tale ha scritto un libro, bellissimo, che ci illustra in maniera struggente il duro destino di chi è contagiato dall'amore per...
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Stefano Donno - Il Recensore.com

Un libro meraviglioso e splendido.
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Mirella Armiero - Corriere del Mezzogiorno

«Amo tutti i film, belli, brutti, mediocri. Mi riconosco totalmente in un verso di un poeta americano che a occhio e croce dice: sto per morire, andrò al cinema.»
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Corriere del Mezzogiorno.it

Intervista a Domenico Starnone.
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