Sognando Babilonia
È difficile immaginare un detective più scalcinato e improbabile di C. Card. Perennemente a corto di quattrini, a caccia di prestiti ma anche di un’arma e dei proiettili con cui caricarla, ha per giunta la perniciosa tendenza ad abbandonarsi a un sogno a occhi aperti, così ricorrente da diventare quasi una vita parallela. In questo sogno, Card si ritrova nella Babilonia di Nabucodonosor, dove, naturalmente, è il re degli investigatori privati, e risolve i casi più complessi con facilità irrisoria. Questo sistema di vita, pigro e sognante, viene sconvolto dall’entrata in scena della più classica dark lady da film noir: una cliente piena di soldi, una sventola dagli occhi azzurri che gli propone di trafugare dall’obitorio un cadavere che scotta. Brautigan rende omaggio all’hard boiled e al noir americano degli anni Trenta e Quaranta, ma lo fa ovviamente a modo suo, alternando con miracoloso equilibrio la parodia più scatenata e l’elogio della marginalità e della timida follia sul quale ha costruito la sua fama di scrittore.
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Le recensioni della stampa
Mina Patrizia Paciello - Mangialibri
Un romanzo originale, divertente, fantasioso in cui il lettore non può fare a meno di appassionarsi alle vicende del protagonista e all’ambientazione poliziesca da vero hard-boiledLeggi
Marta Cervino - Marie Claire
Ora che è tornato in libreria (era introvabile da anni) non perdetelo.Leggi
Geraldine Meyer - L'Ottavo
Non è un mondo comodo quello di Brautigan, ma un mondo in cui le crepe del sistema vengono raccontate così, quasi con apparente vaghezza.Leggi
Gabriele Merlini - L'Indiscreto
Testo eccellente di un tizio che, pure a distanza di decadi, continua a mancare parecchio.Leggi
Rossella Montemurro - Non solo libri tra i sassi
Una storia demenziale, narrata con uno stile vorticoso, che ha come protagonista C. Card, detective, improbabile e scalcinato.Leggi
Maria Anna Piatti - Casa dei Lettori
Il ritratto ironico e amaro della vera America. Quella dei perdenti e dei sognatori.Leggi