American Dust

Pubblicato negli Stati Uniti nel 1982, quando Brautigan, lontano dai successi dei suoi primi romanzi, lottava contro depressione e alcolismo, American Dust racconta – in un continuo sovrapporsi di piani temporali – la difficile adolescenza della voce narrante: un ragazzo di tredici anni che cresce senza padre nell’Oregon del secondo dopoguerra, vivendo di piccoli espedienti. Finché, sparando alle mele in un frutteto con il suo fucile calibro .22, colpisce accidentalmente e uccide il suo compagno di giochi e avventure, scoprendo così, nel modo più brutale, a quali conseguenze si vada incontro quando si decide di spendere i pochi soldi accumulati rivendendo vuoti di bottiglia per comprare delle cartucce, anziché un sano hamburger americano.
Tra custodi di segherie sempre ubriachi e strane coppie che vanno ogni giorno a pesca portandosi dietro un divano sul quale stare comodamente sedute, tra ragazzine che abitano nell’agenzia di pompe funebri dei genitori e famiglie che cambiano casa ogni sei mesi passando da una roulotte all’altra, Brautigan ci racconta, in pagine di dolorosa, sognante levità, il retaggio di violenza, paura, dolore che si annida nelle pieghe del sogno americano.

Titolo originale: So the Wind Won't Blow It All Away
Traduzione: Luca Briasco

ISBN: 978-88-7521-827-0
Pagine: 129
Pubblicazione: set 2017

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Titolo originale: So the Wind Won't Blow It All Away
Traduzione: Luca Briasco

ISBN: 9788875218843
Pubblicazione: set 2017

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Le recensioni della stampa

Circolo dei Lettori

Leggere Richard Brautigan, maestro della cultura underground.
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Elisabetta Agnelli - Studi Cattolici

Un libro doloroso ma permeato di bellezza, che cerca di afferrare ciò che è destinato a sparire.
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Andrea Labanca - Estetica-Mente

Un libro perfetto che fluttua tra noia e male, tra lentezza e spossatezza, tra polvere appunto e luci di stelle.
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Cecilia Monina - Flanerì

"American Dust" è, tra le tante cose, anche una rassegna di immagini vivide, depositate laddove la memoria si fa più dolorosa e vicina alla morte, e poi tirate fuori ed esorcizzate attraverso il rac...
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Paolo Simonetti - Alias - il manifesto

"American Dust" celebra l'energia dell'affabulazione, l'inventività immaginifica del narratore, il suo linguaggio avvezzo tanto all'introspezione quanto alla forzatura.
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Martino Baldi - Biblioteca San Giorgio

Quel romanzo, oltre che il più autobiografico, è forse anche il suo migliore. Sicuramente quello su cui Brautigan investe di più, se è vero, come raccontava, che la gestazione era stata lunga più di d...
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Dario Pappalardo - Robinson - la Repubblica

Questo romanzo potrebbe essere una ballata di Bob Dylan, un addio per sempre al sogno americano.
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Elisa Milani - Il Libraio

Richard Brautigan, icona solitaria della controcultura.
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Tommaso Pincio - il Venerdì

Piccola grande gemma letteraria sospesa tra il racconto lungo e il romanzo breve. La voce tenera e amara di uno scrittore.
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Eleonora Paulicelli - Tre Racconti

La capacità di Brautigan di usare situazioni paradossali per raccontare un’America che stava cambiando.
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Matteo Sarlo - West Egg

"American Dust" di Richard Brautigan e l’uso dei dettagli in letteratura.
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Antonello Saiz - Giuditta legge

Un’elegia delicata e sorprendente, in cui l’infanzia e la morte danzano insieme, avvolte nella polvere del sogno americano.
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- Xanadu

Tra le pagine di American Dust: ascolta l'audio.
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