Soffro dunque siamo
Il disagio psichico nella società degli individui
Finalista Premio Letterario Giulio Angioni Saggistica
La depressione, è stato detto, è la malattia del ventunesimo secolo. Gli antidepressivi rappresentano una delle principali componenti della spesa farmaceutica pubblica e stanno emergendo forme del disagio psichico che non erano altrettanto rilevanti nella psicopatologia del Novecento: disturbi di panico, disturbi borderline, anoressia, bulimia, fenomeni di ritiro sociale. Questo «contagio», cui la pandemia ha fatto da moltiplicatore, ci dice molto sulla natura della nostra civiltà ipermoderna e neoliberale – quella che ha preso corpo negli anni Ottanta all'insegna del motto thatcheriano: «La società non esiste. Esistono solo gli individui».
Grazie a una ricerca lucida e incentrata sulle testimonianze dirette di chi dal disagio psichico è stato travolto e di chi si sforza ogni giorno di comprenderlo e curarlo, Rovelli mostra la profonda connessione esistente tra le nuove psicopatologie e una società «degli individui» in cui vige l'imperativo della prestazione e della competizione. E riflette su come la psichiatria egemone concepisca la «malattia mentale» come il frutto di una macchina cerebrale malata e da riparare, escludendo la dimensione psicosociale sia come fattore generativo, sia come cura.
«Il libro di Rovelli ci regala una prospettiva di liberazione dalla società dei capitalisti umani performanti. Leggerlo è una catarsi in un contesto in cui la cura è ridotta alla manutenzione di un mondo incurabile; la terapia non porta alla guarigione, ma si trascina nella parodia della salute. E la malattia è anche percepita come la metafora di una società soffocante e impraticabile».
Roberto Ciccarelli
Extra
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Le recensioni della stampa
Daniela Cataldo - Periscopio online
Un imperdibile strumento di presa di coscienza sia personale che collettiva che può e deve cambiare le politiche sociali e quelle sulla salute.Leggi
Peppe Dell'Acqua - Minima&Moralia
La scrittura di Marco Rovelli non si sottrae a una precisa scelta di campo, che non trascura in nessun momento la critica a quella cultura e a quelle pratiche ancora purtroppo presenti se non egemoni ...Leggi
Andrea Pomella - Doppiozero
Il libro di Rovelli, con un sapiente dispiego di mezzi critici, di resoconti, di storie raccolte fra gli addetti ai lavori, pone la soppressione dello scenario sociale tra le concause che stanno alla ...Leggi
Giuliana Sias - Domani
Il disagio mentale è sempre legato ai valori della società e allo stile di vita.Leggi
Giacomo Croci - Il Tascabile
Uno dei meriti di Soffro dunque siamo. Il disagio psichico nella società degli individui di Marco Rovelli consiste proprio nel tagliare a piombo la questione, riportandola all’evidenza: stiamo male e ...Leggi
Augusto Illuminati - Dinamo Press
Rovelli procede essenzialmente per casi italiani e pareri di psicologi e psichiatri, mala sua analisi è valida ad ampio spettro per tutte le società con forti componenti neoliberali.Leggi
Alessandra Pontecorvo - ReWriters
Un saggio che mette nero su bianco la profonda connessione esistente tra l’attuale società, i suoi standard e l’aumento delle diverse psicopatologie.Leggi
Flavia Fedele - Mar dei Sargassi
Soffro, dunque siamo è un libro che fa quasi male. Rigoroso e, al contempo, divulgativo. Veritiero e realista. Un manuale per trovare le parole affinché – come nel titolo – l’io torni a essere noi.Leggi
Maria Tatsos - Io Donna
Intervista a Marco Rovelli: «Viviamo nella società della prestazione e dell’io sovrano. Siamo chiamati a produrre, anche noi stessi, a far sì che il mondo che ci sta intorno sia il migliore per noi. B...Leggi
Susanna Tartaro - Fahrenheit Rai Radio 3
Marco Rovelli racconta Soffro dunque siamo ai microfoni di FahrenheitLeggi
Rai Letteratura
Intervista a Marco Rovelli: «Un'uscita dalla sofferenza può essere solo insieme».Leggi
Enrica Riera - L'Osservatore Romano
La malattia non è un oggetto da conoscere, ma è un'esperienza esistenziale nei confronti della quale sono necessari anzitutto ascolto, solidarietà, affettività, accoglienza.Leggi
Serena Ganz - Atlante Editoriale
L'unica cura efficace è nella relazione (autentica), perché è la psiche a essere relazionale, politica. E se le relazioni sono malate, la psiche si ammala.Leggi
Seila Mainardis - State of mind
Stiamo vivendo un periodo storico difficile, che necessita una riflessione per comprendere realmente da dove deriva tutto questo malessere e quale sia la strada migliore per provare ad “aggiustare” la...Leggi
Siria Toccafondi - Global project
Il disagio che sempre più persone provano è da considerarsi come fatto politico, essendo sia un prodotto della società iper-capitalizzata e della civiltà iper-moderna e neo-liberale, che una problemat...Leggi
Marco Rovelli - Il Manifesto
Marco Rovelli scrive di fallimento e di responsabilità collettiva.Leggi
Gianfranco Marelli - Carmilla
Comprendere innanzitutto che il non sentirsi a proprio agio – una sorta di spaesamento in casa [oikos] e nel mondo [phisis] – è una condizione condivisa e generalizzata in grado di mostrare l’unica po...Leggi
Chiara Beretta Mazzotta - Libri a colazione - BookBlister
Perché questo disagio non riguarda solo un corpo, né una singola persona – non c’entra con una macchina che fa i capricci e va aggiustata, così come la guarigione non può essere una normalità finta, c...Leggi
Ugo Morelli - DoppioZero
Disagi psichici, uso eccessivo di psicofarmaci, lavoro precario o stati di ansia e di eccessiva incertezza, scorrono nella galleria delle storie che Rovelli costruisce e presentano una mappa del disag...Leggi
La Nazione - Massa Carrara
La depressione, amplificatasi ed esplosa con il contagio pandemico, solo come malattia organica del singolo o come sintomo di una società malata?Leggi
Giovanna Boglietti - Eco Biella
Rovelli mostra la profonda connessione esistente tra le nuove psicopatologie e una società "degli individui" in cui vige l'imperativo della prestazione e della competizione.Leggi