Pelleossa
Sicilia, 1943. Paolino Rasura ha sette anni. Per sfuggire alle prepotenze di un gruppo di ragazzini, accetta di fare una prova di coraggio: entrare nel Giardino di Filippu, un uomo che vive isolato su una collina e passa il tempo a scolpire teste. Il Giardino è un posto incantato, dove migliaia di teste di pietra convivono fra gli ulivi, testimoni del tempo e delle stagioni. Paolino e Filippu così si conosceranno, e il vecchio diventerà per il bambino amico e consigliere negli anni complessi che vanno dallo sbarco degli americani fino alle prime lotte per le terre. Intorno a loro si muove il paese di Santafarra, un’intera comunità fatta di antichi segreti, rivalità, spinte al cambiamento e riti sempre uguali. Nei quattro anni che lo trasformano da bambino a ragazzo, Paolino, sempre in bilico fra viltà e desiderio di riscatto, conoscerà il tradimento, la morte, l’amore.
Con una lingua che mescola italiano e dialetto a creare un nuovo impasto, plastico e mimetico alla trama, Veronica Galletta ci racconta un periodo della storia siciliana che è meno lontano di quanto appaia, con riferimenti alla tradizione letteraria isolana, nel solco dell’ambiguità fra reale e fantastico che ha già caratterizzato i suoi romanzi precedenti.
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Le recensioni della stampa
Lucio Luca - La Repubblica
Pelleossa consacra la scrittrice siciliana nel gotha della grande letteratura italiana contemporanea malgrado una lingua a prima vista ostica che, pagina dopo pagina, si trasforma in poesia.Leggi
Ermanno Paccagnini - La lettura - Corriere della sera
Un romanzo di storie nella storia. Storie vivissime, radicate talora nel dolore e nei rimpianti ai quali comunque reagire creativamente senza rimuoverli.Leggi
Gaetano Moraca - Style Magazine
Un melodioso impasto linguistico di italiano e siciliano, della bizzarra amicizia tra un ragazzino di sette anni e un anziano che vive isolato su una collina dove passa il tempo a scolpire teste.Leggi
Serena Calabrò - MangiaLibri
Una storia profondamente umana, dove umana è la necessità di sognare per sopravvivere.Leggi
Simona Baldelli - Il Resto del Carlino
Non ho abbastanza parole per dire la contentezza che m'ha dato Pelleossa.Leggi
Giuseppe Nibali - Treccani
È detto ’Ncantesimo, questa è la sua personalissima ’Ngiuria, nata proprio dal fatto che vede ciò che nessun altro vede, quei luoghi che non vengono irrorati dalla luce.Leggi
Agostino Bimbo - Squadernauti
Il risultato è un libro dalla lingua rigogliosa, riflesso di una Sicilia in movimento, agli antipodi del diorama gattopardiano (“nulla è sempre u stissu, anche quando pare”, p. 79) grazie agli occhi d...Leggi
Claudio Musso - Culturificio
L’identità perduta si fa dunque scrittura ma si esprime in un lessico che risponde a una domanda così tipica del Sud Italia, sottesa a tutto il romanzo: ‘A cu’ apparteni?’Leggi
Emanuela Canepa - L'indice dei libri del mese
Il reale e l’immaginario non sono in conflitto. tutto convive sotto lo stesso cielo.Leggi
Elena Bax - Sherwood
Oltre alle storie dei singoli personaggi vi è in sottofondo la Storia, quella vera: la fine della seconda guerra mondiale, il rientro o il mancato rientro di coloro che erano partiti come soldati dall...Leggi
Marco Bennici - Gli Stati Generali
La lingua di ‘Pelleossa’ è una lingua fonetica, trascritta, fatta di espressioni inventate, non filologica. Una lingua tutta costruita attorno al suono, senza troncamenti, né apici, che scorre liscia,...Leggi
Elisa Chiriano - Glicine Rivista
Pelleossa, il nuovo romanzo di Veronica Galletta uscito per minimum fax, è un Grande Cunto, che chiede di essere narrato, mentre i pinsèri ntorcinati, come i rami dell’alivo saracino, si dipanano e si...Leggi
Lisa Bentini - Il manifesto
Un vero e proprio romanzo di formazione, in cui la storia entra ed esce attraverso gli occhi di un bambino e i racconti dei personaggi a cui si affida.Leggi
Ilaria Giannini - InToscana
Ambientato in Sicilia, che mette al centro l’amicizia tra un bambino, Paolino, e Filippu, un uomo solitario che scolpisce teste, e diventerà il suo consigliere negli anni difficili che vanno dallo sba...Leggi
Alberto Paolo Palumbo - Magma Magazine
Un romanzo che attraverso gli occhi di un bambino ci illustra come dietro a ogni ingiuria si nascondano delle storie sommerse di ingiustizia e dolore che aspettano che qualcuno le narri per far sì che...Leggi
Giacomo Cadeddu - La scelta giusta - Corriere della Sera
Galletta – alternando dialetto e italiano – racconta la comunità di Santafarra, tra segreti, rivalità, cambiamenti imposti dalla storia e tradizioni che non muoiono mai.Leggi
Deborah D'Addetta - Critica Letteraria
Paolino è una creatura estremamente sensibile, delicata, fedele.Leggi
Gloria Maria Ghioni - Il Libraio
E mentre la grande Storia si affaccia a Santafarra, più per sconvolgere che per rappacificare, resistere è una parola d’ordine. Lo testimonia anche la scelta linguistica del romanzo: una patina dialet...Leggi
Marta Occhipinti - La Repubblica Ed. Palermo
Una prova letteraria che ancora una volta fa prova di un esperimento di forma, dove la scrittura scientifica dell'autrice si mescola con l'architettura delle parole libere di creare argini e ponti con...Leggi
Maria Rosaria Vitalone - Raccontare Rosi
Possiamo immaginare che la Storia, quella alta, non abbia toccato i piccoli paesini come Santafarra ma solo attraversati. Ed invece anche lì lascia segni, lascia pensieri, mostra verità e incubi. Pagi...Leggi