Parlesia
La lingua segreta della musica napoletana
Prefazione di Gino Castaldo.
La parlesia è un gergo carbonaro, segreto, tramandato oralmente e al quale non è possibile attribuire una data precisa di origine, anche se è probabile che risalga addirittura al Medioevo. Adottata dai musicisti ambulanti napoletani – i cosiddetti «posteggiatori» – la parlesia si è trasformata in uno strumento di difesa nei confronti di impresari improvvisati e impostori, per poi venire sdoganata, o meglio legittimata, tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta, grazie alle giovani generazioni di artisti napoletani, che non solo non avevano pregiudizi verso la musica popolare e il nomadismo urbano, ma anzi li guardavano con ammirazione, utilizzando e valorizzando elementi della tradizione.
Giornalista radiofonica e animatrice culturale, Valeria Saggese costruisce un affresco storico-sociale attraverso una narrazione vivace e ricca di aneddoti, affidata anche alle testimonianze dirette di alcuni tra i più grandi protagonisti della musica napoletana: da James Senese a Enzo Gragnaniello, da Eugenio Bennato a Fausta Vetere, passando per Tullio De Piscopo, Gigi D’Alessio e Valentina Stella, per arrivare fino alle nuove leve come Clementino e Gnut, tutti accompagnati sempre dallo spirito guida di Pino Daniele.
Artisti molto diversi tra loro ma accomunati dall’amore e il rispetto per un idioma segreto e in continua evoluzione, capace di offrire rifugio e nello stesso tempo porsi come collante per chi, attraverso la musica, era ed è alla ricerca di una «famiglia».
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Le recensioni della stampa
Carmine Saviano - La Repubblica.it
Da Pino Daniele a Clementino ecco la storia della lingua segreta della musica napoletana.Leggi
Francesco Prisco - Domenica - Il Sole 24Ore
Saggio in stile new journalism in cui la bibliografia si incrocia alle testimonianze dei protagonisti della musica di Napoli.Leggi
Stefano Pistolini - Il Foglio
Un'interessante vicenda di orgoglio culturale che viene ripercorsa da Valeria Saggese.Leggi
Pino Strabioli - Grazie dei Fiori - Rai Radio 2
Valeria Saggese racconta «Parlesia» ai microfoni di Grazie dei fiori, programma di Rai Radio 2 condotto da Pino Strabioli.Leggi
Stefano De Stefano - Corriere del Mezzogiorno
Un viaggio nel tempo e nelle situazioni in cui vive questa lingua.Leggi
Alessandro Rigolli, Jacopo Tomatis - Il Giornale della Musica
Un racconto corale a metà fra il reportage e l’auto-fiction, delizioso.Leggi
Francesco Raiola - Fanpage
Conoscere cos'è la parlesia, perdersi nelle sue parole, nelle sfumature di significato, significa addentrarsi in un mondo affascinante che, spiega Saggese a Fanpage, ha bisogno di essere recuperato e ...Leggi
Franco Zanetti - Rockol
"Parlésia" è una sorta di gergo, un linguaggio che utilizza un lessico comprensibile solo agli "iniziati", quali sono i musicisti napoletani, che lo usano per comunicare fra loro senza essere capiti d...Leggi
Gaspare Baglio e Sandra Gesualdi - La Freccia
Un affresco storico-sociale ricco di aneddoti e testimonianze.Leggi
Carlo Pecoraro - Avanti!
Lasciatevi trascinare in questo viaggio della Saggese tra case magiche, fantasmi, suoni, strade e ricordi preziosi.Leggi
Arturo Stalteri - Qui comincia - Rai Radio 3
Valeria Saggese costruisce un affresco storico-sociale attraverso una narrazione vivace e ricca di aneddoti.Leggi
Dario Moalli - Artribune
Il volume assume la forma di un viaggio attraverso l’identità e la cultura napoletana attraverso parole misteriose al suono di musica.Leggi
Andrea Picariello - 4quartimagazine
Il profumo di una Napoli che in questo libro compare anche nei dettagli più impercettibili, con tutti i suoi usi e tradizioni.Leggi
Claudia Izzo - SalernoNews24
Parole che riaffiorano, segretezza che gioca a svelarsi senza, in realtà, svelarsi mai.Leggi
Erminia Pellecchia - Il Mattino Ed. Salerno
Vent'anni di ricerche e testimonianzecdi artisti da Daniele a Senese.Leggi