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Scritti sulla letteratura, interviste e riflessioni

In uno dei suoi post Mark Fisher elenca cinque autori che considera fondamentali: Kafka, Atwood, Spinoza, Ballard, Marcus. Una lista necessariamente ridotta all’osso – Fisher stava rispondendo a un «meme bibliografico» – che però rende l’idea della matrice estetica e politica che aveva caratterizzato la sua formazione. Critico culturale radicalmente «popolare», inteso nella miglior accezione del termine, Fisher è stato in grado di scorgere il comune denominatore sociopolitico che sottende voci, discipline e forme artistiche diversissime e di concentrare nella sua analisi letteratura, filosofia, economia e archeologia culturale, tracciando delle linee che convergono verso il nodo cruciale che ha dominato le sue riflessioni: la necessità di smascherare la fallacia di pensiero che da decenni condiziona tragicamente le nostre esistenze: quel «realismo capitalista» che ci induce a credere che, per quanto la situazione possa apparire disperata, non esiste un’alternativa. Nelle interviste, nelle riflessioni e negli scritti sulla letteratura contenuti in questo volume – il quarto e ultimo della raccolta che mette insieme i post del suo leggendario blog k-punk – Fisher analizza le migliori distopie e le peggiori utopie della nostra epoca, allargando poi il campo per mettere in luce la nostra ossessione nostalgica e la nostra incapacità di inventare il futuro, la burocratizzazione managerialista dell’istruzione, la deriva censoria della sinistra, la scomparsa della dialettica di classe dal discorso politico e la privatizzazione della depressione. Gli scritti di Mark Fisher – intelligentissimi, illuminanti, a tratti dolorosi – non smettono di sorprendere, e confermano quanto sia stato e sia ancora necessario il suo pensiero per comprendere il contemporaneo, e per provare a immaginare, quindi anche a cambiare, il tempo che ci attende.

Traduzione: Vincenzo Perna

ISBN: 978-88-3389-508-6
Pagine: 327
Pubblicazione: nov 2023

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Traduzione: Vincenzo Perna

ISBN: 9788833895413
Pagine: 327
Pubblicazione: nov 2023

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Le recensioni della stampa

Nicola Lagioia - Robinson - La Repubblica

Al di là della brillantezza delle idee, della prodigiosa capacità di mettere in relazione mondi distanti, è la scrittura di Fisher a colpire. Così magnetica, personale, dolente.
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Walter Catalano - Pulp Magazine

Con il consueto acume Fisher si sofferma sui testi narrativi e gli autori che più lo hanno influenzato e che ritiene seminali per la comprensione del mondo contemporaneo.
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Lorenzo Cafarchio - Libero

Un grido disperato in cui immaginare un nuovo futuro avendo, in primis, nostalgia di esso.
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Mauro Garofalo - Nova - Il Sole 24Ore

Un respiro prezioso poco prima di re-immergersi nell’inquinata contemporaneità.
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Daniela Liucci - Rumore

Una lettura necessaria per allargare gli orizzonti dell'immaginazione, per allenare il pensiero critico e stimolare il senso di curiosità.
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Simone Regazzoni - Tutto Libri - La Stampa

Continuare a confrontarsi con gli spettri di Mark è oggi vitale.
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Gabriele Grasselli - Gazzetta di Parma

Migliori distopie, peggiori utopie.
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Andrea Frateff Gianni - Lettera 43

Tra i libri da regalare a Natale.
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Loredana Lipperini - L'Espresso

Mark Fisher analizza proprio le distopie e la nostra incapacità di inventare il futuro e persino di desiderarlo.
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Robinson - La Repubblica

Primo nella Top Ten di Robinson
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The Italian Review

Un estratto dal libro di Mark Fisher.
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