Memorie di un artista della delusione
Al pari di David Foster Wallace con Considera l’aragosta, Nick Hornby con Una vita da lettore, Jonathan Franzen con Zona disagio, anche un altro scrittore di culto della nuova scena angloamericana, Jonathan Lethem, abbandona una tantum la narrativa per dedicarsi a un tipo particolare di saggistica, a metà fra l’autobiografia e la critica. Nei brani raccolti in questo volume commenta e celebra la musica, i film, i libri che lo hanno accompagnato nella sua crescita umana e intellettuale (da Philip K. Dick ai fumetti della Marvel, da John Cassavetes a James Brown, una serie di piccole e grandi ossessioni che spesso, sfumando, lo lasciavano tanto «deluso» quanto ansioso di nuovi stimoli) e al tempo stesso racconta la sua infanzia in una famiglia bohemién, l’adolescenza nella mitica e violenta New York degli anni Settanta, la sua formazione letteraria. Fra aneddoti gustosi, confessioni da nerd, illuminanti prospettive critiche, questa raccolta è l’autoritratto di uno degli scrittori più curiosi e geniali degli ultimi anni.
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