I feel good
L'autobiografia
James Brown, con una carriera che si estende per oltre mezzo secolo, è stato uno degli artisti più influenti della black music. Dal Miles Davis della svolta fusion di Bitches Brew e On the Corner fino alla stagione funk e disco degli anni Settanta, da Prince e Michael Jackson fino al movimento hip hop, pochi musicisti possono dire di non aver mai utilizzato l’irresistibile ritmo on the one da lui creato nel 1965 con «I Feel Good». L’uomo dietro quel ritmo si racconta con la sua voce inconfondibile in questa autobiografia torrenziale che svela settant’anni di una vita vissuta sempre sopra le righe. L’apprendistato musicale, i primi successi e i primi conflitti con l’establishment discografico bianco; i leggendari concerti all’Apollo Theater che lo consacrano stella indiscussa del panorama soul, e la costruzione di un impero economico che non sarà immune da bancarotte e scandali; le posizioni politiche in bilico tra l’orgoglio del separatismo nero e quello del patriottismo yankee; la vita privata segnata da burrascosi matrimoni e prevedibili divorzi, da amicizie influenti e problemi con la legge: tra le molte ambiguità e i molti meriti di una personalità irregolare, si dipana in queste pagine l’autoritratto di un musicista che non ha mai smesso di mettersi in gioco, personalmente prima ancora che artisticamente.
Extra
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Le recensioni della stampa
Marco Braggion - Mangialibri
Se vi piacciono le storie pourparler, i racconti mitizzati e le leggende da groupie, leggerete con piacere la spumeggiante traduzione di Pacifico.Leggi
Riccardo Grandi - Riccardo Grandi - Blog
Lottima traduzione in italiano rende perfettamente lo stile del Godfather of soul.Leggi