E Baboucar guidava la fila
Baboucar, Ousman, Yaya e Robert sono quattro richiedenti asilo arrivati in Italia dopo avere attraversato mezza Africa e il Mediterraneo. Sono sospesi tra la speranza che la loro richiesta venga accolta e l’ansia di essere respinti. C’è chi aspetta la prima udienza di fronte alla Commissione territoriale, chi il ricorso in primo grado al tribunale, chi invece ha ottenuto una protezione sussudiaria e per un po’ può andare avanti senza troppe ansie. Un fine settimana decidono di prendere un treno che da Perugia li porterà verso l’Adriatico. La meta è la spiaggia di Falconara Marittima e il viaggio è scandito dagli incontri, dalle ossessioni di ognuno e dall’altalenante rapporto con la lingua italiana. Sono quarantott’ore di piccoli avvenimenti: multe, bivacchi, visioni, la finale degli Europei di calcio, qualche litigio. Due giorni in cui i quattro amici si ritroveranno sempre a camminare, in fila indiana, lungo le strade della provincia del Centro Italia. E Baboucar guidava la fila è una favola senza morale, che affronta il tema delle migrazioni scegliendo di raccontare quello che viene dopo le traversate, la normalità inafferrabile di una vita dignitosa che segue ogni approdo e tutto quello che questa normalità contiene: le paure, i desideri, la rabbia, le nostalgie, riuscendo a ottenere alla fine quella particolare risonanza poetica che hanno soltanto le cose vere.
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Le recensioni della stampa
Giovanni Dozzini - Left
Per Left Giovanni Dozzini racconta la trasformazione urbanistica e il cambiamento culturale di Tirana dove si è recato per presentare il suo romanzo «E Baboucar guidava la fila» da poco tradotto in al...Leggi
Paolo Di Paolo - la Repubblica
L'autore prova a raccontare come loro guardano noi. E scrive un libro forte e necessario.Leggi
Emanuele Lombardini - Avvenire
Il racconto della diffidenza e paura verso gli stranieri. Ma anche dell'accoglienza pietista e arrogante.Leggi
Angelo Ferracuti - il manifesto
La prima cosa che colpisce, di questo libro sono gli intrecci e i deragliamenti improvvisi della vita vera, ben diversi dalle convenzioni romanzesche.Leggi
Elisabetta Favale - Linkiesta
Giovanni Dozzini con "E Baboucar guidava la fila" vince il Premio Ue per la letteratura.Leggi
Sabrini Busiri Vici - Corriere dell'Umbria
"E Baboucar guidava la fila" vince il Premio Europeo di Letteratura - intervista a Giovanni Dozzini.Leggi
Gaetano Moraca - Wu Magazine
Poco più di cento pagine ed è subito evidente quanto sia necessario raccontare anche questa parte della storia.Leggi
Vanni Capoccia - Alganews
Siamo noi il controllore, il carabiniere, un passeggero; sono nostri i loro pregiudizi verso la pelle nera.Leggi
Liborio Conca - minima&moralia
L’idea che tutti abbiamo del concetto di libertà è uno dei cardini: intervista a Giovanni Dozzini.Leggi
Gabriella Kuruvilla - La Città Nuova
Riesce a descrivere la condizione del migrante, concentrandosi sul presente e trasformando il “loro” (africani) in “noi” (esseri umani).Leggi
Giuseppe Lorenti - La Sicilia
Il dibattito sul fenomeno ci ha abituati a una narrazione violenta e rabbiosa, “E Babuoar guidava la fila” segue una strada diversa, raccontare questi uomini con onestà, fotografare il loro vissuto pe...Leggi
Danilo Nardoni - Umbria 24
Giovanni Dozzini finalista all'European Union Prize for Literature 2019.Leggi
il Venerdì di Repubblica
La vita speciale e precaria di quattro richiedenti asilo, fatta di continue sfide alla propria soggettività linguistica, civile, esistenziale. Raccontata senza retorica.Leggi
Giovanni Dozzini - Giuditta legge
Giovanni Dozzini elenca dieci, ironici, buoni motivi per NON leggere il suo romanzo.Leggi
PeriPeri Catania
"Leggo. Presente indicativo" sceglie di presentare un romanzo che parla di immigrazione ma lo fa con l’intensità giusta, cercando attraverso i toni letterari di ragionare, capire il fenomeno e non di ...Leggi
Donato Bevilacqua - La bottega di Hamlin
Una favola che con delicatezza ed ironia racconta l’immigrazione da questa parte del Mediterraneo.Leggi
Federica Olivo - Huffington Post
Giovanni Dozzini nel suo romanzo scrive quello di chi arriva in Europa e si muove, con speranza, paura e insicurezza, in una terra straniera.Leggi
Nicola Mariuccini - Umbria24
Il nuovo libro dell’autore perugino è facile da leggere ma insieme difficile da mandare giù.Leggi
Senzaudio
Con un libro come questo si ha la tentazione di andare al di là del valore letterario e di provare a lanciarsi in indagini sociologiche, magari parlare di del rapporto tra gli italiani e i migranti.Leggi
Francesca Mogavero - ThrillerNord
Un romanzo breve ma intenso su chi magari non parlerà l’italiano “beni”, ma sa farsi capire e di certo vuole vivere… e merita l’opportunità di farlo.Leggi
Fabrizio Marcucci - ribalta
È difficile fare i conti con una parte di te che non vorresti vedere, ma la letteratura serve anche a questo. Quello di Giovanni Dozzini è un libro politico, in senso alto. Di convivenza tra umani.Leggi
Sabrina Busiri-Vici - Corriere dell'Umbria
Una lettura che serve a dare una profondità diversa alle riflessioni che l'immigrazione propone.Leggi
Gabriele Ottaviani - Convenzionali
Un libro che mostra quello che accade dopo lo sbarco, quel cammino difficile che chiamiamo integrazione e che può anche concludersi con un rifiuto. Da leggere.Leggi
Maria Laura Labriola - Cronache di Napoli
Questo romanzo ci insegna che dobbiamo curarci del presente, dell'ora e del qui.Leggi
Emiliano Sbaraglia - Radio Articolo 1
Giovanni Dozzini racconta come nasce il romanzo vincitore del Premio Ue per la letteratura: ascolta l'intervista.Listen
- Fahrenheit - Radio3
Giovanni Dozzini racconta "E Baboucar guidava la fila" ospite della rubrica del Libro del Mese.Listen
Francesco Guerra e Gloria Vincenti - Radio Zammu
La letteratura ha il dovere di occuparsi dell'attualità e della società: intervista a Giovanni Dozzini.Listen