Cronache dalle terre di Scarciafratta
Scarciafratta è una Macondo d'Abruzzo. Inerpicata tra i crinali dell'Appennino, è un teatro di fantasmi e di visioni. Un terribile terremoto, la Cosa Brutta, l'ha svuotata. Le case sono ridotte a pietre che rotolano e si sfarinano, ma continuano a parlare.
Sulla Rocca resiste per anni soltanto un uomo, Mengo, seduto su un uscio sotto un cencio di luna insieme a Sciambricò, un cane pastore di quindici anni dagli occhi chiari. Scavando tra le macerie della scuola ha trovato i quaderni dei bambini, e anche un registro dell'Ufficio anagrafe che un impiegato «sfastognato di timbri a bollo tondo e di certificati» aveva riempito di nomi, date, nascite, morti e sposalizi, di tutte le storie perdute del paese. Alla fine della sua vita, per «ridare voce a quelli sommersi dalla morte», Mengo le trascriverà una per una, a Villa Adriatica, la casa di riposo dove viene ricoverato. Fino all'alba del 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong e Edwin Aldrin sbarcano sulla luna, e lui termina di scrivere l'ultima lettera.
Proseguendo lungo il sentiero inaugurato da Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, in questo romanzo corale Remo Rapino continua a raccontarci tra risa e lacrime l'epopea degli ultimi, degli «spasulati» e dei folli della sua regione, e a restituire la dignità di un nome a chi è stato derubato anche della memoria.
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Le recensioni della stampa
Alberto Riva - il Venerdì - La Repubblica
I cafoni di Rapino sono singoli individui, psicologie osservate da vicino, scrutate nella devianza di una condizione di smottamento psichico, geografico e persino geologico.Leggi
Giacomo Tinelli - Alias- il Manifesto
Nelle Cronache è una coralità di voci a raccontare le vicende paesane più insignificanti (le rivalità o i sodalizi personali, gli amori felici o infelici, le partenze e gli arrivi) che tuttavia sono l...Leggi
Ermanno Paccagini - Nuova Antologia
Un racconto di struggente tenerezza, nel quale l'impatto linguistico suona più tenue e meno storpiante che nel precedente, proprio perché poggiante più sull'immagine che sulla pronuncia.Leggi
Ermanno Paccagnini - la Lettura - Corriere della Sera
Ci si muove sempre un'umanità emarginata ed eccentrica, dai comportamenti stravaganti spesso assegnati alla follia, a partire proprio dalla figura centrale di Ruscitti Domenico Giuseppe detto MengoLeggi
Letteratitudine
Remo Rapino racconta il suo romanzo «Cronache dalle terre di Scarciafratta» per gli Autoracconti d’AutoreLeggi
Manuel Graziani - Rumore
Quegli abruzzesi forti come muli e matti come cavalli, amari come la genziana e gentili come una folata di vento tiepidoLeggi
Stefano Redaelli - minima&moralia
Ogni volta che un poeta si mette in ascolto, varca la soglia di una clinica, guarda la luna piena, squallida e veritiera, la follia torna a parlare. E siamo un po’ più inquieti, un po’ più beati. Siam...Leggi
Fabio Dell'Armi - Mangialibri
Intervista a Remo Rapino: «Amo scoprire linguaggi nuovi, al di là delle storie. La scrittura rivela mondi incredibili: un libro è, prima di ogni altra cosa, un essere vivente»Leggi
Fabio Dell'Armi - Mangialibri
È pane buono quello di Rapino. È vino vero, vivo. È cibo condiviso. È musica. E che bella musica: quella di una banda di orfani.Leggi
Anna Brandiferro - Certastampa
Intervista a Remo Rapino: «I primi passi di un viaggio sono dettati, per quanto mi riguarda, dalla ragione e dal cuore: dar voce agli ultimi della fila, a chi vive ai margini, per ricordare a tutti il...Leggi
Paolo Perlini - CrunchEd
È una lettura personale che talvolta richiede un passo indietro oppure una pausa. E poi ti invita a cercare la tua Scarciafratta: sta lì, appena fuori la tua città.Leggi
Michele Berretta - Rock'n'Read
Bisogna avviare una rivoluzione minima, gentile: tornare ad ascoltare le voci, anche le più lontane. Sono le nostre radici. Che ci ricordano chi siamo, e da dove veniamo.Leggi
Gianni Usai - Squadernauti
Remo Rapino, nel suo nuovo romanzo, prosegue il percorso di ricerca linguistica e antropologica che già con "Vita morte e miracoli di Bonfiglio Liborio" aveva portato a fortunati esiti struggenti.Leggi
Noemi De Luca - Mar dei Sargassi
Attraverso gli occhi malinconici e incantati di Mengo, Remo Rapino ha scelto di raccontare quel sacrario italico che sono gli Appennini: un rosario di borghi sospesi tra nuvole e rocce, crinali e vall...Leggi
Convenzionali
Remo Rapino è la più squillante, oltre che unica voce possibile per chi voce non ha avuto mai.Leggi
Noemi De Luca - Mar dei Sargassi
Intervista a Remo Rapino: «Certo, molto. Io credo che la scrittura e la lingua siano una cartina tornasole di una società. Avere una ricchezza di linguaggio comporta una maggiore capacità di comprende...Leggi