Come sono diventata scrittrice
Quali sono i dettagli nella vita di uno scrittore che formano la materia prima delle sue narrazioni? Quali suoni, colori, volti sono destinati a fissarsi sulla pagina scritta per trovare lì il loro significato più vero? Qual è, in altre parole, il rapporto che lega il vissuto, l’esperienza, la memoria con l’arte del raccontare? Eudora Welty, con la grazia e l’acume che ci hanno fatto amare i suoi romanzi, prova a rispondere a questi interrogativi in un libro a metà strada fra l’autobiografia letteraria e il manuale di scrittura creativa. Ripercorrendo le tappe più luminose dell’infanzia e della giovinezza – la vita familiare e la scuola, i libri e la scoperta del mondo, fino ai primi tentativi di scrivere racconti – la Welty ricostruisce la propria formazione intellettuale e ci offre una riflessione inedita su come anche eventi apparentemente marginali possano imprimersi nella coscienza di uno scrittore, contribuendo a plasmare il suo stile e il suo immaginario; perché, come scrive l’autrice, «il nostro tempo soggettivo è spesso la cronologiapropria dei racconti e dei romanzi: èil filo continuo della rivelazione».
Extra
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Le recensioni della stampa
Valerio Magrelli - La Repubblica
Questa storia di vocazione vale al contempo come la raccolta di tre incantevoli novelle.Leggi
L'Unità
«Ero rimasta sconcertata e delusa nello scoprire che i libri erano stati scritti da persone, che non erano meraviglie naturali, non crescevano da soli come l'erba.»Leggi