Colazione da Truman
Incontri con Capote
«Tutta la letteratura è pettegolezzo». Così Truman Capote, il maestro del new journalism, liquida con una delle sue abituali provocazioni antiletterarie qualsiasi visione sacrale dell’arte e dell’artista. È il Capote più irriverente quello che emerge dalle pagine di questo libro-intervista, in cui Lawrence Grobel ha raccolto due anni di incontri e conversazioni con l’autore di A sangue freddo. Capote è qui il dandy, l’esibizionista, il personaggio pubblico prima ancora che il grande scrittore: l’anticonformista per eccellenza, che può permettersi di parlare con la stessa dissacrante arguzia di Hollywood e della società letteraria newyorkese, di Jackie Kennedy e Marilyn Monroe, di Hemingway e Tennessee Williams, senza mai risparmiare se stesso, i suoi vizi, i suoi successi e fallimenti. A metà strada tra il gossip letterario e la riflessione culturale su un’epoca mitica, Colazione da Truman offre l’imperdibile ritratto del Novecento americano e dei suoi protagonisti, dalla viva voce di un testimone d’eccezione.
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Le recensioni della stampa
Arturo Stalteri - Qui comincia
È il Capote più irriverente quello che emerge dalle pagine di questo libro-intervista.Leggi
Adele Errico - Nuovo Quotidiano di Puglia
Undici sezioni che ripercorrono la vita, l'opera e l'arte di CapoteLeggi
Antonio D'Orrico - 7Corriere
Antonio D'Orrico ricorda Truman Capote citando anche «Colazione da Truman» di Lawrence Grobel.Leggi
Eco di Bergamo
Il libro è un lento, ma efficace avvicinamento ad un avversario che diviene pagina dopo pagina, incontro dopo incontro, un vero e proprio sodale.Leggi
Antonio D'Orrico - 7Corriere
Fu l'uomo più divertente del secolo (scorso), e uno dei più tragici.Leggi