Chi si ricorda di Peter Szoke?
Padri di famiglia annichiliti dalla logica del fast food, editori trash specializzati in cinismo e circonvenzione d'incapace, proprietari di letti a forma d'ostrica da 5000 euro al pezzo, soubrette televisive malate di millenarismo, maniaci del Nasdaq con il cuore a pezzi. È questa l’umanità che popola Chi si ricorda di Peter Szoke?, la prima raccolta di racconti di Ernesto Aloia, una folla di personaggi che muove i primi passi nei territori del XXI secolo cercando disperatamente di strappare alla follia e all’instabilità dei tempi ancora un briciolo di senso. Il mondo di Aloia (il nostro mondo, la nostra Italia) è una singolarissima stratificazione di antico e moderno, di storia e dopo-storia in cui convivono i centri commerciali e i reperti archeologici, gli hacker e i reduci di guerra, la frenesia di Piazza Affari e la quiete carica di significati dei paesaggi montani. In questo scenario i personaggi dei cinque lunghi racconti che compongono la raccolta si muovono, vivono, amano e si difendono da inevitabili sconfitte. Il tutto reso con un linguaggio denso, elegante, materico, toccante, in uno stile che guarda alla tradizione ma anche al postmoderno.