L’INCONFONDIBILE TRISTEZZA DELLA TORTA AL LIMONE | Aimee Bender | recensione

Non siamo riusciti a resistere. Non
tanto alla torta al limone quanto all’impulso di tuffarci nuovamente
nella scrittura fresca e leggera di Aimee Bender. L’inconfondibile tristezza della torta al limone parte, come di consueto per la Bender,
da un evento “magico”. Rose ha nove anni e il giorno del suo compleanno
scopre di avere un dono particolare, è capace di sentire nel cibo i
sentimenti delle persone che li hanno cucinati. Si scontra così con la
tristezza che affligge la madre, con la rabbia di chi prepara i
biscotti, con la fretta di chi farcisce gli hamburger. Fatica a
convivere con questo suo superpotere, questa sorta di empatia culinaria
che in fondo la rende diversa, incompresa e un po’ più sola.
Il dono di Rose, quello che rischia di diventare, se non un difetto, una
fatica da sopportare e da cui non si può liberare è in fondo la sua
qualità particolare, ciò che la rende incontrovertibilmente se stessa. E
basta lasciar crollare le barriere e i muri che impediscono di
comunicare per accorgersi che ognuno ha la propria qualità particolare
specifica e diversa. Ma bisogna avere il coraggio di tirarla fuori e
volgerla a proprio favore, per non rimanerne intrappolati.
Leggete questo libro, assaporatelo e commuovetevi.
Editore: Minimum Fax | Prezzo: 16,50
Lo voglio…ora!!! I vostri consigli editoriali sono sempre grandiosi.
Avevo notato questo libro (con un titolo così è difficile non farlo) tempo fa! Bella sorpresa trovare ora la recensione!
il libro è una continua sorpresa, ho taciuto tante cose per non rovinare la lettura..