Trash
«Mi alzai e scrissi un racconto, dal principio alla fine. Era uno di quelli del taccuino giallo, uno di quelli già riscritti, ma stavolta era ancora diverso. Non c'ero veramente io né mia mamma o le mie ragazze, non c'era nessuna delle persone reali, ma c’era tutto il senso, la rabbia assoluta e il dolore della mia vita. Non c'era quella voce lamentosa, ma l’accento del Sud sì, e anche la gioia e l’orgoglio che a volte sentivo per me e per i miei. Non c'era biografia ma neanche bugie, e pulsava al ritmo delle paure delle mie sorelle e della mia disperata vergogna, e finiva con tutte le domande e le decisioni ancora aperte – soprattutto la decisione di vivere».
Pubblicato per la prima volta nel 1988, e premiato con il Lambda Literary Award, Trash è il libro di esordio di Dorothy Allison, e la palestra nella quale ha perfezionato lo stile e lo sguardo che animano le pagine più belle della Bastarda della Carolina. Dando voce agli uomini e alle donne del Sud bianco e impoverito, i racconti di questa raccolta, dolorosi ed eloquenti, ci mostrano le terribili ferite che siamo capaci di infliggere a chi ci è più vicino. Sono storie di sconfitta e di redenzione; di colpa e di perdono; d’amore e di abusi, illuminate dalla forza e dal potere taumaturgico della scrittura.
Extra
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Le recensioni della stampa
Rossella Milone - L'Espresso
"Trash" è una rivendicazione: è tutta la vergogna che un essere umano può sopportare senza soccombere.Leggi
Laura Pezzino - Tuttolibri - La Stampa
Io, violentata da bambina, sto cercando di perdonare (anche Dio). L'intervista.Leggi
Cristina Taglietti - 7- Corriere della Sera
Storie di bianchi poveri del Sud degli Stati Uniti in quindici racconti duri e autentici.Leggi
Debora Lambruschini - Critica letteraria
Gli uomini e le donne di Allison sono invece reali, come le cicatrici che si portano addosso. Non è affatto facile addentrarsi in queste storie, crude, spietate, che scavano nella rabbia e nella viole...Leggi
Alice Pisu - minima&moralia
È assoluta la furia di Dorothy Allison, il dolore esposto e la ferocia dichiarata evocano nello spazio del racconto il tentativo di sgravarsi dal peso del vivere e rivendicare la propria natura.Leggi