The Dark
La prigione in The Dark è nel fango e nella severa aridità morale dell’Irlanda degli anni Cinquanta. Tra violenza e passioni, cattolico senso di colpa e rimorso si dipana la storia dei tentativi del giovane protagonista per raggiungere la propria identità e affrancarsi dalla stretta del padre, odiato ma anche oscuramente compatito. Bloccato da un senso di inadeguatezza, il ragazzo, primo nemico di se stesso, non riuscirà a fare il suo ingresso nel mondo così come i suoi talenti promettono. A dargli quella grigia sicurezza che gli sembra lo scopo della vita sarà, forse, un lavoro impiegatizio a Dublino. L’autore esplora con precisione e grande tenerezza una situazione umana che sotto un’apparenza ordinaria nasconde un’agonia di disperazione e desiderio, fino a un climax che insegnerà sia al padre che al figlio una delle più intricate verità su cosa voglia dire essere un uomo. McGahern, uno tra i primi estimatori del John Williams di Stoner, utilizza una lingua asciutta che garantisce uno sguardo diretto, intimo e realistico sui tormenti di un’adolescenza solitaria. Un’opera intensa che fu immediatamente bandita dalla censura irlandese e che, a cinquant’anni esatti dalla sua prima apparizione, arriva finalmente a catturare i lettori.
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Le recensioni della stampa
Franco Cordelli - La Lettura - Corriere della Sera
I romanzi di McGahern sono spietati. Un tema ricorrente: la delusione di fronte allo spettacolo del Paese per la cui libertà si è lottato. La delusione di fronte alla sua immobilità, alla sua povertà,...Leggi
La Lettura - Corriere della Sera
Tra i libri dellanno per La Lettura del Corriere della Sera.Leggi
Vittorio Giacopini - Il Sole 24 Ore
McGhaern non lo scrive, lo fa intuire: ci sono destini peggiori della morte, e più pesanti: il disastro è accettarli, e sottostare.Leggi
Stefania Medda - Mangialibri
The Dark è scritto con una prosa semplice ma efficace alternando i punti di vista particolare luso del tu e contrariamente a quanto può sembrare non è tanto la storia di un abuso quanto quella ...Leggi
Chiara Veltri - Pagina 99
Secondo il Guardian «il più importante romanziere irlandese dai tempi di Beckett», ancora in gran parte inedito in Italia , uscito in patria nel 1965 e tradotto da Mirko Zilahi de Gyurgyokai.Leggi
Fulvio Panzeri - Avvenire
Una prosa che alterna i punti di vista e si costruisce in modo asciutto, alternando durezza e lampi di profondità introspettiva, con un'attenzione al paesaggio che sembra sottolineare e accompagnare i...Leggi