Scrivere per salvare una vita
La storia di Louis Till
Nel 1955 il quattordicenne Emmett Till lasciava la sua casa di Chicago per andare a far visita ai parenti in Mississippi. Sarebbe tornato alcune settimane dopo, cadavere: ucciso nel modo più barbaro perché, così avrebbero sostenuto i suoi carnefici, aveva fischiato a una donna bianca. La madre di Emmett, Mamie, decise di lasciare la bara aperta perché tutto il mondo vedesse che cosa era stato fatto a suo figlio, e la vicenda – come pure il processo che ne seguì – trovò spazio su tutti i giornali, a livello nazionale, facendo di Emmett Till e della sua morte un’icona della stagione dei diritti civili.
Se la storia di Emmett è ben nota, c’è però un lato
oscuro nel passato della sua famiglia, che viene
menzionato solo di rado. Dieci anni prima, nel
1945, il padre di Emmett, Louis Till, era stato condannato a morte da una corte marziale per stupro
e omicidio, e infine impiccato.
In Scrivere per salvare una vita, John Edgar Wideman parte alla ricerca di Louis Till, una vittima silenziosa della (in)giustizia americana. E ricostruisce con un misto di malinconia e rabbia la doppia
tragedia di un padre e di un figlio, raccontandone
le storie insieme per la prima volta.
Come già in Fratelli e custodi, un’accurata ricerca
storica si fonde a ricordi personali e slanci immaginativi, portando il memoir a vette difficilmente
eguagliabili e tessendo un dialogo insieme doloroso e salvifico tra vivi e morti, passato e presente.
Extra
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Le recensioni della stampa
Gabriele Ottaviani - Convenzionali
Memoir, ricerca storica, strazio ed emozione: splendido, devastante, necessario.Leggi
Sara Antonelli - Alias - il Manifesto
Una lingua che scuote e incanta per salvare una vita intrappolata nei racconti altrui.Leggi
l'Adige
Un libro particolare, intenso e scritto con un bel ritmo e una costruzione a suspense perché è un po' racconto, un po' indagine tra lo storico e il giornalistico, un po' romanzo e un po' memoir.Leggi
Paolo Petroni - Ansa
Un libro particolare, intenso e scritto con un bel ritmo e una costruzione a suspense perché è un po' racconto, un po' indagine tra lo storico e il giornalistico, un po' romanzo e un po' memoir.Leggi
Silvia Gusmano - L'Osservatore Romano
Uno spaccato lucido e terribile su cosa abbia significato, e significhi tuttora, essere una persona di colore negli Stati Uniti.Leggi
Il Libraio
Unisce un’accurata ricerca storica sulla tragica storia di un padre e di un figlio a intensi ricordi personali.Leggi
Gianni Montieri - HuffPost
Ripesca dal passato due storie e ce le restituisce non solo per desiderio di giustizia e di verità, ma per desiderio di mostrarci altre facce della medaglia.Leggi
Marco Bruna - La Lettura - Corriere della Sera
John Edgar Wideman ricostruisce la storia del padre di Emmett, Louis Till, impiccato per stupro e omicidio dieci anni prima dell'assassinio del figlio, nel 1945.Leggi
Alberto Anile - Robinson - la Repubblica
È letteratura che indaga, negli scartafacci dei tribunali e nel fondo delle anime, alla ricerca di una verità in nome della quale Wideman non esita a utilizzare il suo contrario, l'invenzione.Leggi
Tiziana Lo Porto - il Venerdì di Repubblica
La vicenda è potente. Altrettanto potenti sono il modo in cui è raccontata e il sentimento che ha mosso Wideman a ricostruirla per restituirla finalmente alla Storia.Leggi
Simona Maggiorelli - Left
Uno straordinario omaggio letterario e umano che ridà un volto a Louis, quel volto che gli fu sfregiato.Leggi
Flavia Fedele - Mar dei Sargassi
Le pagine che compongono il libro diventano ricerca e memorie, immaginazione e giornalismo investigativo.Leggi
La bottega di Hamlin
In Scrivere per salvare una vita, John Edgar Wideman parte alla ricerca di Louis Till, una vittima silenziosa della (in)giustizia americana. E ricostruisce con un misto di malinconia e rabbia la doppi...Leggi
Torino Cronaca Qui
Vita e letteratura quindi, di cui si discute e che cerca dolorosamente di far procedere parallele in cerca di verità e giustizia, sullo sfondo dello sfruttamento feroce dei neri nella storia american...Leggi
il Quotidiano del Sud
Nel 1955 il quattordicenne Emmett Till lasciava la sua casa di Chicago per andare a far visita ai parenti in Mississippi. Sarebbe tornato alcune settimane dopo, cadavere.Leggi
Angelo Cennamo - Telegraph Avenue
Wideman ha scritto un libro potente e malinconico, lo ha fatto scegliendo le parole giuste e fuori da ogni facile retorica.Leggi