Rami secchi
Prefazione di Paolo Di Paolo
«Si progredisce davvero soltanto se conserviamo o almeno cerchiamo di conservare tutto quanto era buono e bello nel passato».
Questo lo spirito dominante in Rami secchi. Attingendo a diverse forme narrative (il racconto, l’apologo, il memoir, l’autobiografia, il ritratto), Soldati, ormai più che ottantenne, ripercorre una vita che lo ha visto protagonista «discreto» e «sommesso» del Novecento italiano.
Dal soggiorno in America negli anni del fascismo alla lunga storia d’amore con il cinema, dagli anni milanesi al buen retiro di Tellaro – il borgo sul Mar Ligure dove ha trascorso gli anni della maturità e della vecchiaia – scorrono in queste pagine gli episodi e gli incontri che hanno scandito un lungo e fertile cammino. E se, ironicamente, l’autore si paragona a un ramo secco, è ben vero che quel ramo, grazie a una lucida opera di salvataggio e di recupero del passato, di sottrazione all’oblio, sa gettare gemme sempre nuove: magari prive dell’energia che ha scandito il tempo della giovinezza, ma ancora profumate e capaci di resistere al freddo e al vento.
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Le recensioni della stampa
Mario Baudino - La Stampa
Per chi ha amato o conosciuto Soldati è una lettura quasi commovente (anche pensando ai suoi ultimi anni travagliati), che ancor una volta ci ripropone uno dei più grandi narratori del Novecento, e un...Leggi
Caterina Cantoni - Magma Magazine
Ogni racconto è uno squarcio nel passato, venato di malinconia, cosparso di ironia, popolato da personaggi vivi e vividi.Leggi
Franco Legni - Libri e legnate
Una raccolta di racconti in cui Mario Soldati racconta i passi importanti della sua vita.Leggi