Le pietre e il popolo
Restituire ai cittadini l'arte e la storia delle città italiane
Perché il valore civico dei monumenti è stato negato in favore del loro potenziale turistico, e quindi economico? Perché la «valorizzazione» del patrimonio culturale ci ha indotti a trasformare le nostre città storiche in «luna park» gestiti da avidi usufruttari?
Lo storico dell'arte Tommaso Montanari ci accompagna in una visita critica del nostro paese: da una Venezia i cui palazzi diventano gli showroom dei nuovi sedicenti «mecenati» a una Firenze dove si affittano gli Uffizi per le sfilate di moda e si traforano gli affreschi di Vasari alla ricerca di un Leonardo inesistente, da una Napoli dove si progettano megaeventi mentre le chiese crollano e le biblioteche vengono razziate all'Aquila che giace ancora in rovina mentre i cittadini continuano a vivere nelle new town, scopriamo che l'idea di comunità è stata corrotta da una nuova politica che ci vuole non cittadini partecipi, ma consumatori passivi.
Con una nuova introduzione dell'autore torna in libreria Le pietre e il popolo, non solo un durissimo pamphlet contro la retorica del Bello che copre lo sfruttamento delle città d'arte ma anche un manuale di resistenza capace di ricordarci che la funzione civile del patrimonio storico e artistico è uno dei principi fondanti della nostra democrazia, e che l'Italia può risorgere solo se si pensa come una «Repubblica basata sul lavoro e sulla conoscenza».
Extra
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