Il ragazzo che andò via
Contea di Essex, New Jersey, 1967. Mentre i notiziari televisivi sono invasi da notizie sempre più drammatiche sull’escalation della guerra in Vietnam e scanditi dalle fiammate del napalm, la famiglia Graubert sta andando lentamente a pezzi, nel vano tentativo di difendere il suo membro più debole, Fad, affetto da una grave forma di autismo, e di proteggerlo da una comunità medica che appare decisa a internarlo in un istituto.
La madre, Harta, lotta con tutte le sue forze contro le autorità e al tempo stesso si tuffa in una relazione con uno dei dottori che seguono Fad; il padre, Max, non resiste al dolore e si estrania, sprofondando progressivamente nell’alcolismo; il fratello minore, Danny, assiste allo sfascio della sua famiglia, ne spia le dinamiche e sogna ora di fuggire, ora di saper vegliare sulle anime confuse e ferite delle persone che più ama al mondo. Romanzo d’esordio di Eli Gottlieb, vincitrice del Premio Roma e inserito nella lista «Best Books» del New York Times, Il ragazzo che andò via è un'opera limpida e dolorosa, che narra con sensibilità e mirabile controllo stilistico un'educazione sentimentale, l'amore tra due fratelli, la crisi di una famiglia.
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Le recensioni della stampa
Silvia Gusmano - L'Osservatore Romano
Un romanzo di forte matrice autobiografica, importante perché offre uno spaccato di un periodo cupissimo.Leggi
Ennio Ranaboldo - La Civiltà Cattolica
Un libro godibile e anche necessario, un po' alla maniera di Nati due volte di Pontiggia.Leggi
Carlo Pizzati - la Repubblica
La letteratura è un segreto di famiglia: intervista a Eli Gottlieb.Leggi
Gabriella La Rovere - Per noi autistici
Un quadro verosimile dell’imputridimento dei rapporti uomo-donna e della sofferenza degli altri figli, nati con la disgrazia di essere sani.Leggi