Il paese dei buoni e dei cattivi
Perché il giornalismo, invece di informarci, ci dice da che parte stare
Appelli-petizioni invece di approfondimenti, racconti emotivi e dibattiti tv invece delle inchieste, personaggi simbolo da esaltare o distruggere: l’informazione in Italia si è ridotta a un infinito sermone in cui viene detto per cosa indignarci, per cosa commuoverci, per quale causa firmare. Capire questa degenerazione è il primo passo per arginarla.
Siamo sommersi dalle notizie: fra quotidiani, televisione, internet, ciascuno di noi riceve ogni giorno migliaia di dati. Eppure non ci sentiamo più informati; anzi, questo immenso flusso è dispersivo, ci lascia confusi, ci fa sentire la mancanza di qualcuno che ci aiuti a non naufragare. Così da un po' di tempo in qua i mezzi di informazione hanno preso alla lettera questo bisogno e, invece di darci le notizie, ci dicono direttamente qual è la parte per cui tifare.
Dagli appelli-petizioni che sostituiscono gli approfondimenti, ai racconti emotivi, ai dibattiti tv che prendono il posto delle inchieste, ai personaggi simbolo come Saviano o Santoro che funzionano da eroici tutori della verità: il giornalismo ha risolto il problema del mappare la sempre maggiore complessità del nostro mondo, semplicemente dividendolo in buoni e cattivi. Tanto a noi, invece di capire qualcosa in più della realtà, basta sentirci dalla parte giusta.
Il paese dei buoni e dei cattivi è un libro intelligente, documentatissimo, appassionato nel suo modo di mettere in discussione la voce dei media, che ci fa riscoprire lo strumento migliore per orientarci nel mondo dell’informazione: la nostra libertà.
Le recensioni della stampa
Massimo Maugeri - Letterattitudine
Si discute sul concetto di giornalismo con Federica Sgaggio.Leggi
Flavia Piccinni - Il Riformista
Nella guerra tra buoni e cattivi si perde di vista il Paese reale.Leggi
Nicoletta Sipos - Chi
Federica Sgaggio ci spiega come il giornalismo più che informarci, ci dice da che parte stare.Leggi
Alessio Aymone - Radio Città Fujiko
Con Federica Sgaggio si discute dello stato attuale del giornalismo in Italia e del dilemma: colpa di chi informa o di chi si dovrebbe informare?Leggi
Francecso Borgonovo - Libero
Federica Sgaggio analizza la figura del conduttore come creatore di comunità di adepti fedeli.Leggi
Matteo Pascoletti - La valigia blu
Il libro di Federica Sgaggio centra un problema che investe la retorica giornalistica: la perdita di significato del linguaggio e dunque della funzione che il giornalismo dovrebbe avere, ovvero di med...Leggi
Luca Sofri - Wittgenstein
Il libro resta fedele alla missione che il sottotitolo suggerisce, riuscendo a porre degli spunti interessanti da mettersi da parte.Leggi
Gian Paolo Serino - Il Giornale
Un'analisi oggettiva di una «politica ridotta a uno status di facebook».Leggi
Jacopo Nacci - Scrittori Precari
Alla retorica della semplificazione, Federica Sgaggio oppone la retorica della complessitàLeggi
Davide Casati - GQ.com
«Chi legge deve sapere che si trova di fronte a un meccanismo di divisione del mondo - e che nessuno, in realtà, ha i titoli per compiere quella divisine in buoni e cattivi. L'importante è non raccont...Leggi