Il gioco delle spie
Siamo in un paesino della campagna inglese nel 1961. Un mattino d’inverno, quando Anna ha solo otto anni, sua madre muore in un misterioso incidente stradale. La sera stessa, il telegiornale annuncia la cattura di tre agenti del KGB in incognito, che conducevano insospettabili esistenze piccoloborghesi in provincia. Colpiti da questa e altre storie di spionaggio (è l’epoca della Guerra Fredda e della minaccia comunista), Anna e il fratello Peter si convincono che anche la madre, tedesca di nascita, fosse un agente segreto, e iniziano a indagare, guardando con occhi meno innocenti la loro routine domestica e la vita quieta del villaggio. In effetti nel passato della donna si annida una sconvolgente verità nascosta; ma Anna la scoprirà solo dopo quarant’anni.
Un’appassionante storia di spionaggio e un ritratto del mondo adulto visto dai bambini, ma anche un grande romanzo storico sulla memoria, la perdita, i legami d’amore.
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Le recensioni della stampa
Enzo Verrengia - La Gazzetta del Mezzogiorno
Scene da guerra fredda nel libro di Georgina Harding.Leggi
Michela Gelati - Famiglia Cristiana
Più che un thriller, è un ottimo romanzo familiare, che dal punto di vista dei bambini racconta la necessità di affrontare il passato, per quanto doloroso.Leggi
Carlo Mazza Galanti - D - La Repubblica delle Donne
La profondità buia della guerra fredda, della identità europea alla fine del conflitto, di esuli, di profughi, sfollati costretti a inventarsi una nuova identitàLeggi
Boris Fishman - Internazionale
Il modo di raccontare della Harding - pieno di meraviglia melodrammatica, eppure capace di mantenere una singolare distanza clinicaLeggi