Book published: August 2018
Book pages: 272
Translator: Maurizio Bartocci
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Press reviews

Tiziana Lo Porto - Il Venerdì di Repubblica

I libri di Klosterman ricordano per scrittura, genio e sentimento gli immensi reportage di David Foster Wallace.
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Daniele Ferriero - Rumore

L'autore realizza un divertente e narciso reportage sulla cultura pop, sui suoi fondamentali e sulla sua stessa vita. Per dire ancora una volta di quanto vita e musica, cultura ed ego, amore e arte si...
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Serena Dandini - Io Donna - Corriere della Sera

Un memoir di viaggio ironico e ricco di considerazioni interessanti sull'esistenza ma soprattutto sulla fine.
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Lorenzo Mazzoni - Il Fatto Quotidiano

Un libro per chi ancora è convinto che, malgrado tutto, "rock and roll can never die".
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Matteo Bailo - Film Tv

Se anche il rock fosse morto per davvero, è interessante andare a vedere dove, e come, è stato seppellito. In un misto di egocentrismo, ironia e onestà intellettuale.
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Stefano Solventi - Sentireascoltare

L’unica patria del rock è la nostra capacità di attraversarlo vivendo.
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Andrea Pomella - Rivista Studio

Un pellegrinaggio nei luoghi delle sciagure, dei suicidi e degli omicidi celebri legati al mondo della musica, ma anche un’interessante meditazione sui temi della fama e della fortuna postuma.
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Tiziana Lo Porto - minima&moralia

Il viaggio tra musica e amore di Chuck Klosterman.
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Nicola Brizio - Il Nuovo Braidese

Il mondo deve conoscere Chuck Klosterman.
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Alessio Brunialti - La Provincia

Una narrazione che entra e esce dai meandri del rock per farsi riflessione sul nostro rapporto con il mito e con i miti.
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Maurizio Bartocci - ThrillerNord

Amore, morte e rock’n’roll sono, in fondo, tre facce della stessa medaglia, e indagare la morte altrui (o la nostra paura di sentirci già morti) può forse regalarci un nuovo alito di vita.
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