Cosa legge minimum: i nostri preferiti del 2019
Condividere con voi i libri che leggiamo e che abbiamo amato è diventata ormai una tradizione: ecco i nostri preferiti del 2019. Buona lettura!
Daniele di Gennaro
Tutti i racconti, Kurt Vonnegut, Bompiani, a cura di Jerome Klinkowitz e Dan Wakefield, traduzione di Vincenzo Mantovani. Più di altre parole, uno stralcio dal testo introduttivo di Dan Wakefield: Caro papà, ho venduto il mio primo racconto a Collier’s. Ho ricevuto il mio assegno (750 dollari meno la commissione del dieci per cento dell’agente [dall’agenzia Littauer e Wilkinson] ieri a mezzogiorno. Pare che adesso altri due dei miei lavori abbiano buone probabilità di essere venduti nel prossimo futuro. Credo di essere sulla buona strada. Ho depositato il mio primo assegno in un conto di risparmio e, se e quando ne venderò altri, continuerò a fare così finché avrò l’equivalente della paga di un anno alla GE. Basteranno altri quattro racconti per arrivare a qualcosa di più (come non ci è mai successo prima). Allora lascerò questo dannato lavoro da incubo e non ne cercherò un altro finché campo, Dio mi è testimone.
Da molti anni non sono mai stato così felice.
Con affetto,
K.
Luca Briasco
Casa di foglie, Mark Z. Danielewski, 66thand2nd, traduzione di Sara Reggiani e Leonardo Taiuti. Perché ci voleva coraggio, visione e amore per i rischi ragionati, per riproporre, in una versione graficamente impeccabile e con una traduzione da lustrarsi gli occhi, un romanzo pazzesco che è anche una sfida editoriale, ma senza il quale la nostra percezione della narrativa contemporanea sarebbe incompleta e decisamente più povera.
Alessandro Gazoia
Il mio libro dell’anno è The Overstory di Richard Powers; edizione italiana: Il sussurro del mondo, La Nave di Teseo, traduzione di Licia Vighi. Il romanzo mi ha colpito molto per l’ambizione letteraria e la forza narrativa. Inoltre il tema dell’opera mi interessa in modo particolare.
Fabio Stassi
Rosaura alle dieci, Marco Denevi, Sellerio. Perché seppi di questo libro da un suggerimento di Camilleri in un suo scritto. Perché è il più bel giallo che ho letto negli ultimi tempi, sulla linea degli argentini, quasi un manuale di scrittura. Perché c'è una pensione «La Madrileña» a Buenos Aires, abitata da un'umanità curiosa, un pittore che arriva, una strana storia d'amore, delle testimonianze e un certo pudore del fantastico.
Alfredo Lavarini
Il mostro della memoria, Yishai Sarid, Edizioni E/O, traduzione di Alessandra Shomroni. La vita di un giovane accompagnatore di gruppi di israeliani che visitano i lager nazisti in Polonia: feroce, dissacrante, originalissimo.
Maria Claudia Ferrari Bellisario
Scura è la notte, luminose le stelle, Paul Broks, Atlantide edizioni, traduzione di Michele Trionfera. Lettura dell’anno perché racchiude molti generi (psicologia, scienza, mito, autobiografia e poesia), e sprona il lettore ad una continua ricerca dentro e fuori di sé. Quelle domande che non ti ponevi da tempo o forse non ti eri mai posto, con Broks sei costretto a fartele. È una lettura che richiede tempo, che invita a meditare e contemporaneamente ad agire, e per qualcuno, chissà, a cambiare atteggiamento di fronte alla vita.
Rossella Innocentini
Mars Room: probabilmente quest’anno ho letto libri “superiori” al romanzo di Rachel Kushner (Einaudi, traduzione di Giovanna Granato), ma è l’unico a cui continuo a pensare. E questo, forse, qualcosa vorrà dire.
Valentina Aversano
Patria, Fernando Aramburu, Guanda, traduzione di Bruno Arpaia. Uno di quei romanzi che ti resta in testa anche quando stai facendo altro e ti fa venire voglia di mollare tutto per scappare a leggerlo. Mi sono affezionata ai personaggi come non mi capitava da un bel po' e ho consumato un pacchetto di fazzoletti durante le ultime cinquanta pagine. Sono passati mesi eppure ne ho ancora nostalgia: adesso aspetto la serie tv per sprofondare di nuovo nel tunnel.
Enrica Speziale
La sovrana lettrice, Alan Bennett, Adelphi, traduzione di Monica Pavani. Un libretto gustosissimo che ha riempito con leggerezza il tempo tra una stagione di The Crown e l'altra.
Valeria Veneruso
Tre millimetri al giorno, Richard Matheson, Fanucci, traduzione di Paolo Prezzavento. La fantascienza dev'essere proprio una cosa serissima se riesce a sbattermi in faccia la verità in un qualunque giorno di marzo.
Assunta Martinese
La misura dello zero, Bruno Galluccio, Einaudi. Perché dentro questo libro ci sono la scienza e la poesia, le mie due cose preferite al mondo, che sono la stessa cosa. E appare così che le simmetrie dei cristalli / sono identiche alle soluzioni di equazioni / / / nell'alba il taglio finale / l'espressione degli occhi non fissata / in nessun appunto.
Dante Impieri
Elevation, Stephen King, Sperling & Kupfer, traduzione di Luca Briasco. Una bellissima storia breve, molto più "stephen king" del romanzo precedente e di quello successivo.
Tiziana Bello
Nemico, amico, amante..., Alice Munro, Einaudi, traduzione di Susanna Basso. Mi capita a volte di sentire un bisogno quasi fisico di leggere Alice Munro. Mi capita quando voglio immergermi in una lettura che mi faccia scomparire completamente nelle vite dei personaggi dei suoi racconti e dimenticare di tutto il resto. E poi, una volta tornata alla vita reale, continuo ad assaporare il retrogusto di quelle storie.
Carla Piras
Calypso, David Sedaris, Mondadori, traduzione di Matteo Colombo. Perché ho riso tanto e ovunque lo leggessi e perché ho pianto tanto in coda al gate in aeroporto. Le famiglie più grandi sono e più problemi pongono e con la maturità Sedaris riflette su tutte le relazioni e sulla loro naturale propensione al disfacimento. Eppure si ride, tanto.
Costantino Baffetti
La guerra della scintilla - Ravnica, Greg Weisman, Rizzoli, traduzione di Massimo Gardella. Dopo molti anni torno a leggere un libro tratto dal mio gioco di carte preferito, Magic.
Mara Famularo
La mia cosa preferita sono i mostri, Emil Ferris, Bao Publishing, traduzione di Michele Foschini. Un fumetto tenero e insieme crudele, disegnato con una tecnica inusuale per simulare un quadernone di appunti, firmato da un'autrice straordinaria, con alle spalle una storia altrettanto straordinaria.
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