Il libro che vorrei trovare sotto l'albero
A volte è difficile dire chiaramente quello che vorremmo per il futuro. Leggere il libro giusto nel momento giusto ci aiuta a capirlo. Noi di minimum fax abbiamo espresso il desiderio di trovare sotto l'albero un libro in particolare, quello con cui ci piacerebbe iniziare l'anno che verrà.
Il resto di niente di Enzo Striano (Mondadori) – perché è uno di quei libri che mi sono stati consigliati e raccontati più volte, di cui sai tante cose da non leggerlo mai. So tutto e niente della Napoli di fine Settecento e della storia di una donna rivoluzionaria, Eleonora Fonseca Pimentel – Daniele Di Gennaro, editore
Il Meridiano di Graham Greene (Mondadori) – perché riuscire a leggerlo significherebbe aver finalmente trovato il tempo di farlo! – Luca Briasco, editor
Grande dizionario della lingua italiana, "il Battaglia" (Utet) – perché finalmente ho lo spazio per tenerlo in casa (va benissimo anche usato) – Alessandro Gazoia, editor
Jonas Fink. Una vita sospesa di Vittorio Giardino (Rizzoli Lizard) – per tornare a Praga e prendere il tram numero 3 che passava sotto la casa di Kafka – Fabio Stassi, editor
Mammalingua di Bruno Tognolini (Il Castoro) – una raccolta di filastrocche per bambini, uno dei libri che regalo di più e che vorrei finalmente poter regalare a me stessa – Maura Romeo, direttrice commerciale
Tutti i racconti di Grace Paley (SUR) – perché li aspettavo da sempre e perché non vedo l'ora di leggerli sprofondata nel divano, con una coperta addosso e una Tennent's vicino – Rossella Innocentini, ufficio stampa
A Dictionary of Fairies di Katharine M. Briggs (Routledge) – libro ancora mai tradotto in italiano, ormai raro e costoso anche nell'edizione inglese. Perché è inafferrabile proprio come le creature magiche che descrive – Mara Famularo, redazione web
84, Charing Cross Road di Helene Hannf (Archinto) – per tornare col pensiero, e appena possibile anche di persona, su quel divano di Parigi dove l’ho letto qualche anno fa – Enrica Speziale, responsabile redazione
Rondini sul filo di Michele Mari (Mondadori) – perché lo cerco da dieci anni e a questo punto vorrei che fosse lui a trovare me – Valeria Veneruso, redazione
Atlante dei luoghi insoliti e curiosi di Travis Elborough e Alan Horsfield (Rizzoli) – perché luoghi misteriosi e mappe per percorrerli mi sembrano degli auguri bellissimi – Assunta Martinese, redazione
Costantino il vincitore di Alessandro Barbero (Salerno) – perché l'autore ne sconsiglia vivamente l'acquisto e perché Costantino era "un gran figlio di puttana" (Umberto Eco) – Dante Impieri, redazione
Argo il cieco ovvero I sogni della memoria di Gesualdo Bufalino (Sellerio)– perché l’ho letto tantissimi anni fa e ho voglia di innamorarmi di nuovo della lingua italiana – Tiziana Bello, ufficio diritti
La semiosfera. L'asimmetria e il dialogo nelle strutture pensanti di Jurij Lotman (Marsilio) – perché lo cerco da circa dieci anni, ma è sempre fuori catalogo, è il libro più citato da chiunque faccia anche solo accenno alla semiotica e mi sono sempre chiesta: "Ma gli altri come hanno fatto a leggerlo se per me è così introvabile?" – Carla Piras, amministrazione
La pendola magica di Johnn Bellairs (BUR Ragazzi) – perché è il primo libro fantasy che ho letto da bambino: avevo 8 anni ma lo ricordo praticamente a memoria, ero in vacanza in Toscana a casa di mia zia e ogni anno che tornavo là lo rileggevo. L'ho riletto per 10 anni ^_^ ma ormai è andato smarrito insieme a quei bei ricordi di pagine vecchie e ingiallite dal tempo – Costantino Baffetti, responsabile ordini
RVM Magazine (un abbonamento)– perché è una rivista di quelle bellissime da collezionare e quindi non vorrei perdere nemmeno un'uscita. Ma soprattutto perché è una rivista di quelle bellissime da leggere, fatta con una cura per il singolo particolare, e per l'insieme, incredibile – Barbara Bernardini, minimum lab
Antologia Palatina (Einaudi) – la più importante silloge poetica del mondo antico, è dal liceo che vorrei leggerla tutta: 15 libri per circa 37 mila epigrammi che attraversano i secoli raccontando natura, amore, morte, erotismo, guerra, indovinelli, oracoli, banchetti. Perché il 2019 sia l'anno dei desideri a lungo rimandati e finalmente soddisfatti – Maria Claudia Ferrari Bellisario, rapporti con le librerie / minimum lab
Salute! di Patch Adams – perché me l'ha consigliato un amico che ha sofferto, dicendomi "mi ha lasciato tanto". Ora ho bisogno di leggerlo – Simona, minimum fax media
Zorba il Greco di Nikos Kazantzakis (Crocetti) – per rileggerlo in greco, magari su una spiaggia di Chania – Arianna, minimum fax media
Lo scultore di Scott McCloud (Bao Publishing) – perché mi è stato consigliato da un amico appassionato di fumetti e potrebbe essere l’incentivo per iniziare a conoscere meglio il mondo delle graphic novel – Vanessa, minimum fax media
E voi? Che libro vorreste trovare sotto l'albero?