Nelson Algren
AutoreTra gli "scrittori dimenticati" che la collana minimum classics sta riportando all'attenzione del pubblico italiano, Nelson Algren è forse quello che una certa America ha cercato di dimenticare con più zelo. Il narratore delle campagne polverose e delle città violente e disperate non ha mai presentato un ritratto lusinghiero del proprio paese, anche se nel ritrarre il suo universo di relitti umani non ha mai scisso la descrizione più realistica e cruda da una profonda comprensione umana, senza indulgere nel compiacimento grandguignolesco o, al contrario, scivolare nel moralismo; è perciò logico che dopo un breve periodo di consenso non solo la critica istituzionale ma anche l'editoria lo abbia spesso sottovalutato, relegandolo nel ghetto della pulp fiction fin dalle copertine dei volumi, con le loro immagini allusive e i loro slogan sensazionali ("Più potente dell'amore di una donna... Più vincolante della parola di un uomo... ERA LA DROGA!" - sulla seconda edizione economica di The Man with the Golden Arm). Eppure una breve ricerca in Internet mostra un altro tipo di popolarità che investe oggi Nelson Algren, grazie anche alla riedizione di molti dei suoi libri e alla pubblicazione di importanti studi critici sulla sua opera e su lui stesso. Le sue citazioni sono dappertutto, e la più celebre è tratta proprio dal libro che minimum fax ha ripubblicato: Walk on the wild side ("Non giocare mai a carte con un uomo chiamato Doc..."); diversi teatri hanno in cartellone drammi ispirati a lui o ai suoi personaggi; a Chicago esiste un Nelson Algren Committee con tanto di sito web ufficiale (il fondatore dell'associazione è ritratto in una foto segnaletica della polizia) che ogni anno organizza una festa per celebrare il compleanno dello scrittore, con il biglietto d'ingresso che costa "cinque sacchi - di meno se siete al verde", e che come gruppo di pressione è riuscito a far intitolare allo scrittore una fontana nel quartiere in cui Algren ha vissuto a lungo (è all'incrocio tra Ashland, Milwaukee e Division, se avete intenzione di andarci).
Paradossalmente, questo autore innamorato di Chicago ("Amare Chicago è come amare una donna dal naso rotto", diceva) nasce a Detroit nel 1909, e si trasferirà nella "sua" città solo intorno ai tre anni. La madre possiede un negozio di dolciumi mentre il padre fa il meccanico; il nonno paterno di Nelson è un immigrato svedese che si è convertito all'ebraismo per seguire alla lettera l'Antico Testamento, cambiandosi il nome in Isaac Ben Abraham. Il fatto di essere ebreo, almeno nominalmente, farà sì che in vari momenti della sua vita Nelson viva sulla propria pelle l'esperienza del razzismo; e quando comincerà a scrivere firmerà le sue opere con il nome svedese del nonno.
Dopo aver frequentato le scuole pubbliche, il giovane si laurea in giornalismo presso l'Università dell'Illinois nel 1931. Non è però il momento migliore per guadagnarsi da vivere con la scrittura: l'America è da poco sprofondata nella Grande Depressione, e le occasioni non abbondano certo in una grande città piena di gente che deve reinventare la propria esistenza di giorno in giorno. Così Algren abbandona Chicago e comincia a vagare per il paese; arriva fino in Texas, nella valle del Rio Grande, e lì si ferma con la speranza di ottenere un posto in qualche giornale locale. Nel frattempo si arrangia con lavoretti saltuari; ed è mentre lavora come benzinaio in una stazione di rifornimento sperduta, che scrive il suo primo racconto, "So Help Me", una storia semi-autobiografica che nel 1935 gli varrà l'O. Henry Award, un contratto e un anticipo di cento dollari per il suo primo romanzo. Ma prima gli tocca conoscere la galera, per il furto di una macchina da scrivere; Nelson rischia due anni, ma il giudice lo condanna a quattro mesi perché si è dichiarato scrittore.
Tornato a Chicago, Algren entra a far parte del John Reed Club e diventa redattore del New Anvil, una rivista di letteratura sperimentale che accoglie gli scritti dei cosiddetti Worker-Writers. Nel 1935 pubblica il suo primo romanzo, Somebody in Boots. L'opera è scritta nello stile documentaristico classico degli anni Trenta (temi e immagini di questo libro verranno poi ripresi in A Walk on the Wild Side), ma vende solo 750 copie; deluso, l'autore deve essere ricoverato in ospedale per un breve periodo, probabilmente in seguito a un tentativo di suicidio.
Nella seconda metà degli anni Trenta Algren scrive racconti e lavora saltuariamente per l'Illinois Writers' Project della Work Progress Administration istituita dal governo Roosevelt; si sposa con Amanda Kontowicz, da cui successivamente divorzierà per poi risposarla e infine divorziare di nuovo. Nel 1942 esce Never Come Morning, considerato un punto di svolta nell'estetica dello scrittore da alcuni critici che vedono in questo libro il primo tentativo di superamento del realismo proletario. L'anno dopo Algren si arruola nell'esercito come ausiliare del corpo sanitario, e viene mandato in Francia.
Il 1947 è un anno cruciale per Nelson Algren. Esce il suo terzo libro, The Neon Wilderness. Riceve un premio dall'American Academy of Arts and Letters, che gli sarà di grande aiuto dal punto di vista finanziario, a cui farà seguito più tardi una sovvenzione da parte della Newberry Library di Chicago. Infine Mary Guggenheim gli presenta Simone de Beauvoir, negli Stati Uniti per una serie di conferenze; tra i due ha inizio una relazione che, fra alti e bassi, durerà per parecchi anni. Nella raccolta Lettres à Nelson Algren: Un amour transatlantique, la scrittrice ricorda:
Viveva in una catapecchia, senza bagno né frigorifero, accanto a un vicolo pieno di bidoni dell'immondizia fumanti e giornali svolazzanti; questa povertà sembrava ristoratrice, dopo il pesante odore dei dollari nei grandi alberghi e nei ristoranti eleganti, che per me era duro da mandar giù.
Il loro rapporto è pieno di contraddizioni, non ultimo il rifiuto di Simone di rompere il legame con Jean-Paul Sartre, che Algren conosce a Parigi nel 1949, mentre in America esce The Man with the Golden Arm, senza dubbio il suo libro più famoso.
L'anno dopo The Man with the Golden Arm vince il National Book Award, e Hollywood decide di trarne un film; Algren è invitato a scrivere la sceneggiatura, ma l'esperienza, che verrà descritta nel libro Nonconformity uscito postumo nel 1994, è disastrosa e Algren cita in giudizio Otto Preminger, regista del film. ("Sono andato laggiù [a Hollywood] per mille dollari la settimana, e ho lavorato il lunedì, e mi hanno licenziato il mercoledì. Giovedì il tizio che mi aveva assunto aveva già lasciato la città".)
Nel frattempo la relazione con la Beauvoir s'interrompe, anche se riprenderà saltuariamente in seguito. Algren è ormai una celebrità, osannato dai colleghi (Hemingway lo definisce migliore di Faulkner) e ricercato dai rotocalchi, che si occupano delle sue vicende sentimentali e del processo contro Preminger. Ma il momento magico non è destinato a durare: nel 1951 esce Chicago, City on the Make, che la locale Camera di Commercio fa bandire dalla biblioteca municipale, ritenendo che il libro dia un'immagine troppo cupa e poco turistica della città.
Nel 1956 è la volta di A Walk on the Wild Side, scritto con un intento programmatico dichiarato: "Questo libro chiede come mai dagli individui smarriti si sviluppano talvolta esseri umani migliori di quelli che non sono mai stati smarriti in vita loro". Le critiche sono discordi; celebri firme dell'epoca come Alfred Kazin, Norma Podhoretz e Leslie Fiedler criticano violentemente opera e autore, dichiarando che la prosa di Algren è scadente e i suoi temi, che ritraggono in maniera "troppo naturalistica" l'America della Grande Depressione, sono superati nell'America postbellica, ormai una nazione prospera e fiorente. In realtà queste polemiche nascondono attacchi ideologici: l'atmosfera pesante della guerra fredda non accetta le radicali prese di posizione dell'autore a favore dei diseredati e delle vittime del capitalismo. Paradossalmente, proprio il tono di queste critiche rivela in effetti la grande popolarità raggiunta dall'autore, che anche se in maniera derogatoria viene affiancato a grandi figure della letteratura americana come Faulkner e Hemingway: comunque sia, sconvolto, Algren tenta nuovamente il suicidio.
L'anno dopo Simone de Beauvoir pubblica I mandarini, dedicato ad Algren, che è ritratto nel personaggio di Lewis Brogan. L'autrice francese è tutt'altro che tenera nei confronti dell'ex; tuttavia fra i due non deve essere rimasto un vero e proprio rancore, se nel 1960 compiono insieme un viaggio nel Mediterraneo. Nel 1962 esce Nelson Algren's Own Book of Lonesome Monsters, mentre da A Walk on the Wild Side viene tratto un film del tutto mediocre, che tradisce in modo plateale la trama, i personaggi e le tematiche del libro: l'unico dettaglio che ne ricordano gli annali del cinema sono i geniali titoli di testa di Saul Bass. (Un adattamento del romanzo in forma di musical fu poi proposto, nel 1970, a Lou Reed; il progetto fu abbandonato, ma Reed ne trasse ispirazione per il titolo di una delle sue canzoni più famose, in cui sostituì agli ambienti della New Orleans anni Trenta quelli - altrettanto sregolati - della factory di Andy Warhol.)
Negli anni Sessanta Algren lavora poco, o almeno pubblica poco: nel 1963 Who Lost an American?, nel 1964 Conversations with Nelson Algren, curato però da H.E.F. Donohue. Si risposa con Betty Ann Jones, dalla quale divorzia dopo un paio d'anni; nel frattempo insegna scrittura creativa all'Università dell'Iowa e della Florida, tiene regolarmente una rubrica sul Chicago Free Press e continua il suo stile di vita autodistruttivo, fra alcol e gioco d'azzardo. The Last Carousel del 1973, vincitore del Playboy Fiction Award, è l'ultimo libro pubblicato mentre l'autore è ancora in vita. Nel 1974 Algren si stabilisce a Patterson, nel New Jersey, e comincia a scrivere The Devil's Stocking, ispirato alla vita del pugile professionista Rubin "Hurricane" Carter, processato e condannato ingiustamente per omicidio.
Nel settembre 1980 Algren si trasferisce a Long Island, dove nel 1981 muore per attacco cardiaco. Per ricordarlo il comune di Chicago cambia il nome di West Evergreen Street in West Algren Street, ma le proteste dei residenti costringono a ripristinare il vecchio nome. The Devil's Stocking uscirà postumo, nel 1983.
(Nota biografica a cura di Andreina Lombardi Bom)
Nelson Algren: tutti i libri nel nostro catalogo
Nelson Algren: bibliografia
Mai venga il mattino, Il Saggiatore, 2004
L'uomo dal braccio d'oro, Il Saggiatore, 2003
Le notti di Chicago, E/O, 1992