Matthew Klam
AutoreSecondo l’autorevole parere del New Yorker Matthew Klam è “uno dei venti migliori scrittori americani under 40 in circolazione”. Secondo qualche comitato femminista dello stesso Paese, questo giovane scrittore salito alla ribalta delle cronache letterarie sarebbe solo un provocatore, un concentrato di sarcasmo e misoginia da azzittire con qualunque mezzo. La verità è che l’autore di Sam the Cat and Other Stories (la fortunatissima raccolta di racconti pubblicata in Italia da minimum fax con il titolo Questioni delicate che ho affrontato dall’analista, selezionata fra i «libri dell’anno» da Esquire, dal Los Angeles Times e dal New York Times) è uno dei talenti più lucidi e corrosivi del panorama letterario statunitense. Non ci sono soltanto storie di giovani uomini e giovani donne raccontate con tutta la leggerezza, il disincanto, la spietata ironia a cui un rapporto sentimentale riesce ad essere letterariamente sottoposto. Non c’è solo la guerra dei sessi (con relativo declino del maschio occidentale) riveduta, corretta e consegnata per l’occasione ai lettori del XXI secolo. C’è anche - sapientemente nascosto sotto le coltri di un’accessibilità sapientemente a doppio fondo - il tema del potere, della politica (Matthew Klam abita a Washington e sembra sapre molto bene cosa si annida nelle stanze del potere), di una folle corsa all’oro e al sogno americano che modifica (spiritualmente) (chimicamente) (chirurgicamente) (irriparabilmente) i suoi protagonisti. Probabilmente per questi motivi Matthew Klam ha portato a casa i prestigiosi O. Henry Award e Whiting Award, si trova ad essere conteso dalle più prestigiose riviste americane (New Yorker, Harper’s, Esquire, Washington Post Magazine...) che pubblicano regolarmente i suoi saggi, e soprattutto promette di dividere - ed entusiasmare - il pubblico dei lettori con il suo primo attesissimo romanzo, di prossima pubblicazione negli Stati Uniti.